Il caso Monte Paschi di Siena è ancora irrisolto, tanto che la Banca Centrale Europea ha chiesto all’istituto di realizzare un piano triennale per smaltire buona parte delle sofferenze (che ammontano a circa 10 miliardi di euro). L’istituto senese conferma in una nota di aver ricevuto la lettera da Francoforte e il titolo in Borsa crolla di oltre il 9%. Il Codacons scende in campo a tutela di azionisti e obbligazionisti dell’istituto di credito.“Ancora una volta Mps finisce nel mirino delle autorità di vigilanza – scrive l’associazione dei consumatori – Più volte negli anni abbiamo contestato la gestione della banca senese e i danni prodotti a soci e clienti, attività che ha portato il Monte dei Paschi ad intentare in Tribunale una causa maxi-milionaria contro il Codacons. Oggi però è addirittura Bce ad intervenire, ponendo un ultimatum a Mps. Anche in  questo caso – prosegue l’associazione – siamo pronti a tutelare azionisti e obbligazionisti dell’istituto in caso di futuri danni o ripercussioni economiche, considerato che 60mila risparmiatori hanno in portafoglio quasi 5 miliardi in titoli subordinati Mps.
Intanto si attende l’esito della denuncia presentata dal Codacons contro la Consob alla Procura della Repubblica di Milano, relativa all’aumento di capitale di Mps del maggio 2015, autorizzato dall’autorità di vigilanza nonostante la grave situazione del bilancio per effetto dell’operazione Nomura, bilancio che poi la stessa Commissione ha chiesto di modificare.


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