Sportello online contro le truffe bancarie, Confconsumatori: recuperati oltre 50 mila euro (Foto Pixabay)

Solo sei mesi di attività ma già oltre 50 mila euro recuperati in favore dei consumatori. È il primo bilancio semestrale dello Sportello online contro le truffe bancarie attivato da Confconsumatori. Nei primi sei mesi del 2024, spiega l’associazione, attraverso reclami e ricorsi presso l’Arbitro bancario finanziario, i cittadini supportati dall’associazione hanno potuto recuperare oltre 50mila euro. Su 19 procedimenti depositati presso l’Abf, ben 17 si sono conclusi a favore dei risparmiatori.

Il servizio di tutela delle vittime di frodi bancarie digitali è partito all’inizio del 2024. Grazie allo Sportello online, spiega Confconsumatori, decine di consumatori truffati hanno ricevuto assistenza per il recupero delle somme sottratte dai loro conti correnti e carte di credito attraverso tecniche come il phishing o l’sms spoofing. Nei primi sei mesi dell’anno sono arrivate una trentina di richieste di aiuto. In due casi, spiega l’associazione, le banche hanno immediatamente rimborsato le somme dopo il reclamo, mentre su 19 procedimenti depositati presso l’Arbitro bancario finanziario, ben 17 si sono conclusi a favore del consumatore, con la banca che ha preferito rimborsare anziché attendere la decisione dell’Arbitro. Soltanto in due casi l’Arbitro si è espresso contro il consumatore (ma Confconsumatori sta valutando la possibilità di proseguire con azioni legali).

“In totale, il servizio di assistenza digitale ha recuperato finora oltre 50mila euro, restituendo così un sollievo economico concreto alle famiglie colpite dalle truffe – spiega Confconsumatori – Ma ci sono ancora una decina di arbitrati in attesa di decisione, depositati negli ultimi mesi, e dunque la speranza è che altre persone possano riottenere il proprio denaro”.

Attenzione alle frodi

Il primo bilancio è anche occasione per ricordare l’importanza di prevenire le frodi, per quanto possibile, attraverso comportamenti di prudenza.

I consigli: non cliccare mai sui link presenti all’interno di e-mail e messaggi sospetti (che, in molti casi, presentano loghi imprecisi o frasi sgrammaticate) e, soprattutto, non divulgare mai i propri codici di accesso ai servizi bancari, nemmeno a chi si spaccia per un rappresentante della banca. L’istituto di credito, infatti, non chiederà in nessun caso i dati personali attraverso telefonate o SMS.

È pur vero che le frodi telematiche sono diventate sempre più sofisticate, come dimostrano le cronache quasi quotidiane di chi incappa in false comunicazioni e vere sottrazioni di denaro. Per maggiori informazioni e per ottenere supporto, è possibile accedere allo Sportello dedicato alle truffe digitali di Confconsumatori attraverso il link: www.confconsumatori.it/spiegaci-il-tuo-problema/.


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