
Convegno "La Carta del consumo circolare"
Economia circolare, il Parlamento europeo chiede regole più severe
Il Parlamento europeo chiede obiettivi vincolanti per il 2030 sull’impronta ecologica dei prodotti
Sono necessari obiettivi vincolanti per il 2030 sull’uso dei materiali e l’impronta ecologica dei consumi. Serve andare nella direzione dell’economia circolare e adottare regole più severe per il consumo e il riciclo.
Il Parlamento europeo ha approvato una serie di raccomandazioni (574 voti favorevoli, 22 contrari e 95 astensioni) per raggiungere «un’economia a zero emissioni, sostenibile, priva di sostanze tossiche e completamente circolare entro il 2050».
Economia circolare in Europa
La risoluzione è una risposta al piano della Commissione sull’economia circolare. Secondo i deputati, sono necessari obiettivi vincolanti per il 2030 sull’impronta ecologica dei materiali e dei consumi per l’intero ciclo di vita dei prodotti per ogni categoria di prodotto immessa sul mercato dell’Unione. Il Parlamento invita dunque la Commissione a proporre obiettivi vincolanti specifici per prodotto o per settore relativi al contenuto riciclato.
Il Parlamento ha inoltre esortato la Commissione a presentare una nuova legislazione nel 2021 che estenda l’ambito di applicazione della direttiva sulla progettazione ecocompatibile per includere i prodotti non legati all’energia.
Nel marzo 2020, la Commissione ha adottato un nuovo piano d’azione sull’economia circolare per un’Europa più pulita e competitiva. Fino all’80% dell’impatto ambientale dei prodotti, ricorda il Parlamento europeo, è determinato nella fase di progettazione. Il consumo globale di materiali dovrebbe raddoppiare nei prossimi quarant’anni, mentre la quantità di rifiuti generati ogni anno è previsto in aumento del 70% entro il 2050. Metà delle emissioni totali di gas serra, e più del 90% della perdita di biodiversità e dello stress idrico, provengono dall’estrazione e dalla lavorazione delle risorse.
