Shopping di Natale, qual è l’impatto degli influencer?
Quanto gli influencer condizionano lo shopping di Natale? Non poco, se si considera l’impatto di queste figure sul proprio pubblico, sulla genZ e sulle mamme (spinte dai figli)
Quanto gli influencer condizionano lo shopping di Natale? Alle prese con gli acquisti e con i regali, comprati già durante il Black Friday o da comprare entro il 24 dicembre, una “nuova” spinta all’acquisto viene dagli influencer e dalla loro attività sui social. E mentre sulla stampa “spopola” la vicenda del pandoro griffato Ferragni, con l’annesso dietrofront di una delle influencer più di primo piano, chi si occupa di social media management e influencer marketing si domanda quale sia l’impatto degli influencer nelle scelte di acquisto di Natale. Perché un impatto c’è: per oltre la metà del pubblico, per la generazione Z (i nati fra i tardi anni Novanta e il primo decennio del 2000), per le mamme se consigliate da figli “social”.
L’impatto degli influencer sullo shopping di Natale
Secondo l’Osservatorio InSIdE, promosso da Pulse Advertising (agenzia di influencer marketing e social media management) in collaborazione con Eumetra e Università di Pavia, una spinta decisa è fornita dall’attività dei content creator che, su tutte le piattaforme, stimolano all’acquisto e influenzano le scelte di chi compra.
Lo shopping ha alla sua base quella che tecnicamente si chiama “purchase intention”, l’intenzione sottesa all’acquisto. Ma come nasce? E quanto gli influencer “influenzano” davvero?
Secondo l’ultimo Osservatorio, il 57% del pubblico compra ciò che è consigliato da un influencer. Il 51% della GenZ si fida del consiglio dell’influencer, mentre i boomer sono più pragmatici e si fidano del brand. Le mamme sono una categoria “sensibile” se a consigliarle sono i figli che seguono i social. Sui social il processo d’acquisto è molto diretto per i settori beauty & make-up, abbigliamento, cucina, tecnologia, videogiochi, cinema e serie tv.
Queste in estrema sintesi le coordinate della ricerca.
Shopping, influencer e fiducia
I dati selezionati dalla ricerca, informa una nota, hanno indagato l’intenzione ad acquistare generata dagli influencer nella propria community e restituiscono una fotografia che evidenzia come, attualmente, la figura dell’influencer sia in grado di condizionare le scelte d’acquisto e i comportamenti del proprio pubblico. Bisogna considerare che 28 milioni di italiani seguono almeno 1 influencer, un dato che spiega chiaramente perché i canali social siano oggi considerati come uno strumento di comunicazione vero e proprio, in grado di veicolare ogni tipo di messaggio, anche quelli promozionali o finalizzati alla vendita diretta.
Si parte però dalla fiducia. Un influencer prima di riuscire a guidare le scelte d’acquisto dei suoi follower deve guadagnarsi la loro fiducia. “Quando gli utenti incontrano una collaborazione tra brand e influencer (advertising) – spiega la ricerca – hanno da “abbastanza” a “molta fiducia”, solo un 16 % resta scettico e se GenZ e Millennials si approcciano con interesse a questi contenuti, i boomer sono più rigidi, meno abituati a certi meccanismi di promozione. Il dato interessante è verso chi o cosa viene riposta la fiducia: il 51% della GenZ si fida del consiglio dell’influencer, mentre i boomer sono più pragmatici e si fidano del brand”.
L’intenzione di acquisto risulta più alta nella GenZ.
La categoria “mamme” riveste poi un ruolo particolare perché “nell’affidarsi agli influencer per le raccomandazioni sugli acquisti, insieme all’età, gioca molto la presenza di figli minorenni. Infatti, quando si ha un minorenne in casa è più probabile che si prendano in considerazione prodotti consigliati da influencer e che in seguito si acquistino. In generale, ben il 57% del pubblico prende in considerazione un prodotto consigliato dal creator, cioè più di 21 milioni italiani”.
I settori più “social”, ovvero i settori merceologici per cui questo processo sembra essere molto diretto sono soprattutto beauty & makeup, abbigliamento, cucina, tecnologia, videogiochi, cinema e serie tv.