Caso Citroën, Adiconsum si aggiunge alle denunce: migliaia di automobilisti in crisi (Foto Pixabay)

La recente campagna di richiamo avviata da Citroën per gravi problemi agli airbag dei modelli C3 e DS3 continua a generare un caos tra gli automobilisti e dissensi da parte delle associazioni di consumatori che denunciano l’accaduto. Sulla la vicenda Adiconsum ha ricevuto centinaia di proteste da parte dei proprietari delle auto coinvolte, che si trovano a fronteggiare nuovi disagi e incertezze. La campagna, che interessa oltre 605mila veicoli prodotti tra il 2009 e il 2019, è stata avviata a causa di problemi al sistema di gonfiaggio degli airbag.

Le sostanze chimiche contenute negli airbag difettosi potrebbero aumentare il rischio di rottura con gravi conseguenze in caso di incidente. Recentemente i proprietari sono stati invitati da Citroën a compilare un form online per il richiamo e a non utilizzare i veicoli fino alla riparazione, creando un dilemma per molti automobilisti.

Le dichiarazioni di Adiconsum

Carlo De Masi, Presidente nazionale di Adiconsum, ha espresso preoccupazione per la mancanza di ricambi disponibili, che obbliga i proprietari a lasciare le auto ferme in attesa delle riparazioni: “Gli automobilisti si trovano di fronte a un dilemma: lasciare le proprie auto ferme, rischiando disagi e costi aggiuntivi, oppure mettersi al volante di veicoli potenzialmente non sicuri“.

Adiconsum chiede a Citroën di risolvere urgentemente la situazione, fornendo i ricambi necessari per completare gli interventi previsti.

Molti proprietari, come riportato da Di Palma, segretario nazionale di Adiconsum, lamentano incertezze sui tempi di restituzione delle auto, spesso l’unico mezzo di trasporto per recarsi al lavoro o per accompagnare i figli a scuola. Di Palma ha sottolineato la necessità di risposte certe in tempi brevi per evitare il ricorso alle vie legali: “Non credano Citroën e Stellantis di cavarsela con una comunicazione che mette a piedi decine di migliaia di persone a tempo indeterminato”.

La reazione di Konsumer Italia

Konsumer Italia ha invitato i proprietari dei veicoli coinvolti a contattarli, sottolineando l’importanza di risarcire non solo il fermo forzato del veicolo e i costi di veicoli sostitutivi, ma anche il deprezzamento che inevitabilmente colpirà queste auto. L’associazione ha espresso sconcerto per il contenuto della missiva inviata da Citroën, definendola insufficiente a sgravare le gravi responsabilità della casa costruttrice.

La necessità di un tavolo di confronto

Adiconsum ha chiesto a Citroën di convocare un tavolo con le Associazioni dei Consumatori del CNCU per trovare soluzioni al disagio derivante dal fermo macchina. “Ci attiveremo in tutte le sedi opportune affinché i consumatori non siano i soli a pagare per la negligenza altrui”, afferma, aggiungendo di essere pronta ad avviare una class action contro Citroën e DS. La campagna di richiamo di Citroën ha messo in luce gravi problematiche e disagi per migliaia di automobilisti. Adiconsum e Konsumer Italia si sono schierate in difesa dei consumatori, chiedendo risposte rapide e concrete.


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