Ryanair, Antitrust avvia istruttoria per possibile abuso di posizione dominante (Foto Pixabay)

L’Antitrust avvia un’istruttoria verso Ryanair per possibile abuso di posizione dominante nei mercati del trasporto aereo, “volto a escludere le agenzie di viaggio dai mercati della prenotazione e vendita di servizi turistici”. Secondo l’Autorità, la compagnia aerea danneggerebbe le agenzie di viaggio e i consumatori cercando di estendere il proprio potere di mercato anche all’offerta di altri servizi turistici.

Ryanair, il procedimento dell’Antitrust

L’Antitrust accende dunque un faro sulle politiche commerciali di Ryanair avviando un procedimento per possibile abuso di posizione dominante di natura escludente da parte di Ryanair, primo operatore nel trasporto aereo di linea passeggeri nei voli nazionali e da e per l’Italia. Come ricorda l’Autorità nell’avvio del procedimento, Ryanair oggi è il principale vettore aereo operativo in Italia con una quota di passeggeri trasportati di oltre il 34% nei collegamenti nazionali e nei collegamenti internazionali da/per l’Italia .

Il procedimento scaturisce da segnalazioni che arrivano dall’Associazione Italiana Agenti di Viaggio (Aiav), Federazione del turismo organizzato (Fto) e Codici Lombardia.

Le associazioni segnalano di fatto “l’impossibilità per le agenzie di acquistare biglietti sul sito Ryanair per conto del cliente”.

“Nell’ambito di un’articolata strategia – scrive nel procedimento l’Antitrust – Ryanair avrebbe posto in essere una politica commerciale tesa a discriminare, in modo sempre più stringente nel tempo, tra i passeggeri che effettuano l’acquisto diretto di biglietti aerei sul proprio sito/app e quelli che scelgono di ricorrere ad agenzie di viaggio e OTA, con l’obiettivo di accentrare sui propri canali le vendite dei biglietti aerei e degli altri servizi turistici, marginalizzando gli intermediari nell’offerta di tali servizi”.

Ryanair attuerebbe, secondo le associazioni delle agenzie di viaggio, “alcune politiche discriminatorie e denigratorie nei confronti delle agenzie di viaggio volte a scoraggiare il cliente finale dal rivolgersi alle stesse per l’acquisto di biglietti Ryanair; tali comportamenti, con alcune varianti, si estenderebbero anche alle OTA (Online travel agencies, ndr) . Le condotte sarebbero finalizzate a ostacolare ed escludere le agenzie di viaggio, tradizionali e online, dalla vendita dei biglietti Ryanair per canalizzare le vendite dei biglietti e di ulteriori servizi turistici sui propri canali diretti (sito e app)”.

Le prenotazioni su Ryanair e le difficoltà per le agenzie

Come funziona questa procedura? Una volta identificata la prenotazione come proveniente da un’agenzia di viaggio, spiega l’Antitrust, “Ryanair metterebbe in atto una serie di comportamenti volti a bloccare o rendere più difficoltosa la fruizione del servizio acquistato”. Se ad esempio l’acquisto del biglietto avviene attraverso una account che Ryanair riconduce a un’agenzia di viaggi con cui non ha rapporti commerciali, spiega l’Autorità, “la compagnia blocca la prenotazione con l’invio di una e-mail di Verifica di cliente richiesta” fino quando il passeggero non si sottopone a una procedura di verifica.

“L’opzione “verifica rapida” (l’unica con tempistica certa inferiore a una settimana) ha un costo di 0,59 euro a carico del cliente. In caso di mancata verifica dell’identità, non è possibile procedere al check-in online e il passeggero è tenuto a effettuare il check-in in aeroporto, pagando un supplemento che può arrivare fino a 75 euro”, si legge nel provvedimento dell’Antitrust.

L’agenzia non può insomma gestire in autonomia la fase successiva all’acquisto del biglietto, perché si rimanda all’intervento del cliente che, come nota l’Antitrust, “si rivolge all’agenzia proprio per non doversi occupare personalmente di incombenze di questo tipo”.

Ryanair, Antitrust: “fa leva su posizione dominante”

In questo modo, spiega una nota, “Ryanair farebbe leva sulla posizione dominante detenuta nei mercati in cui opera per estendere il proprio potere anche nell’offerta di altri servizi turistici (ad esempio hotel e noleggio auto) ai danni delle agenzie di viaggio – online e offline – e dei clienti che se ne avvalgono per comprare tali servizi. In particolare, Ryanair da un lato sembra ostacolare l’acquisto – da parte delle agenzie – dei biglietti aerei direttamente dal proprio sito, dall’altro consente l’acquisto degli stessi alle sole agenzie tradizionali tramite piattaforma GDS a condizioni che risulterebbero di gran lunga peggiorative in termini di prezzo, di ampiezza dell’offerta e di gestione post vendita del biglietto”.

Se si considera che il biglietto aereo è il primo acquisto che si fa nell’organizzazione di una vacanza, questo comportamento di Ryanair “avrebbe effetti non solo sulle agenzie ma anche sui consumatori finali: si determinerebbero infatti condizioni peggiorative sotto il profilo quantitativo e qualitativo e ingiustificate difficoltà nella gestione della prenotazione”, spiega l’Antitrust.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)