Taxi a Roma, Codici e Aeci: deve essere una risorsa (Foto Pixabay)

Taxi a Roma, si continua a parlare di ritardi, traffico e disservizi. Mentre “il servizio taxi non deve essere un problema per Roma, ma una risorsa”. Così Codici e Aeci intervengono sull’annosa questione dei taxi nella Capitale. Un servizio su cui i consumatori continuano a puntare i riflettori a causa dei disagi e delle carenze da tempo denunciate.

“Roma è una città difficile da adeguare alle nuove tecnologie della mobilità – dicono Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici, ed Ivan Marinelli, presidente di Aeci –, basti pensare alle problematiche che sorgono ad ogni cantiere che si apre o si cerca di aprire per la metropolitana. Per questo è necessario uno sviluppo dei mezzi di superficie, che comprenda anche il servizio taxi”.

Del resto sulla questione si è espressa lo scorso novembre l’Antitrust che ha inviato al Campidoglio una segnalazione sulle criticità riscontrate nell’erogazione del servizio a danno degli utenti, in termini di qualità e di efficienza. L’Antitrust ha sollecitato il Comune di Roma (insieme a quelli di Milano e Napoli) ad adeguare il numero delle licenze taxi alla domanda del servizio. Nella Capitale risultano 2,8 licenze ogni mille residenti.

Per migliorare la viabilità e garantire un servizio migliore al cittadino, Codici e Aeci  hanno voluto offrire il loro contributo presentando alcune proposte che possano andare incontro alle esigenze del consumatore. Per prima cosa è necessario stabilire delle tariffe fisse che possano coprire dei percorsi fissi alternativi alle metropolitane, ovviamente che siano accessibili a parità di prezzo.

La trasparenza dei costi è un diritto del consumatore” e rientra tra i primi obiettivi presi in considerazione nelle proposte avanzate: come? Ad esempio, mediante la stampa automatica dello scontrino, la pubblicazione delle tariffe di ogni vettura, o le informazioni sul guidatore affinché si possano agilmente inoltrare eventuali reclami.

 

Servizio taxi, Antitrust invia segnalazione a Roma, Milano e Napoli (Foto Pixabay)

 

Resta ancora da sciogliere il nodo sulle licenze

Le associazioni Codici Centro per i diritti del cittadino e Aeci s’impegnano sull’apertura di un tavolo di confronto affinché possa essere discusso anche il capitolo delle licenze. Tra i temi da affrontare ciò che preme maggiormente è sicuramente dichiararne l’aumento e la diversificazione con alternative sul modello dei minicabs inglesi, che possono fare servizio esclusivamente su appuntamento.

L’Antitrust ha infatti riscontrato una diffusa e strutturale inadeguatezza del numero delle licenze attive rispetto alla domanda. Questa situazione ha generato un numero molto elevato di richieste inevase e di tempi eccessivamente lunghi di attesa.

Più mezzi elettrici e corsie preferenziali

Per quanto riguarda il centro storico, sono state avanzate delle segnalazioni inerenti all’impatto ecologico. La proposta in merito prevede un rafforzamento dei mezzi elettrici sia in risposta al tema smog e inquinamento sia per quanto riguarda il traffico. Un traffico più fluido produce meno smog e per questo è indispensabile l’effettivo aumento di controlli per arginare il fenomeno anche delle soste selvagge. Restando in tema viabilità, altre proposte che puntano sul tema delle corsie preferenziali.

Un obiettivo comune – concludono Giacomelli e Marinelli – e che bisogna perseguire per il bene sia dei consumatori che degli stessi tassisti.

di Aurora Cusumano


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