Osservatorio: assicurazioni auto in calo per la crisi, tutti i numeri del 2013
La crisi miete un’altra vittima: è l’assicurazione auto, che, nel 2013, pur confermandosi il prodotto assicurativo più importante del ramo danni, prosegue il trend negativo. Con 17 miliardi di premi raccolti nel 2013 il ramo delle assicurazioni auto perde comunque il 7,3%. Calano sensibilmente anche i premi sulle assicurazioni auto. In questo caso l’utilizzo dei servizi di comparazione può aiutare a risparmiare: mettendo le assicurazioni auto migliori a confronto, infatti, si può sfruttare la concorrenza e la diminuzione dei prezzi.
Il crollo è sicuramente legato a doppio filo con il prolungarsi della crisi economica e con l’aumento del costo dei carburanti, entrambi fattori che limitano l’utilizzo dell’automobile. Il calo della domanda di assicurazioni auto influisce addirittura sui prezzi delle polizze che, come si era anticipato poco sopra, calano nel 2013, in media, del 4,5%, secondo una rilevazione Ania. Analizzando la raccolta di assicurazioni auto delle singole compagnie possiamo notare alcuni elementi interessanti.
Le nozze tra Unipol e Fondiaria Sai (Unipolsai) rafforzano la posizione di leadership sul mercato: il gruppo ha infatti raccolto 4,8 miliardi di euro grazie ai premi delle assicurazioni auto, conquistando il 28% del mercato; tuttavia il trend è negativo: -10,6% rispetto al 2012. Cala anche la raccolta di Assicurazioni Generali, a quota 1,9 miliardi, che perde il 13,1%. Cresce invece tra le compagnie maggioriGenialloyd che, con un +22,9%, raccoglie quasi 400 milioni di euro.
In parallelo alla diminuzione della tradizionale e obbligatoria assicurazione auto calano di conseguenza tutte le garanzie accessorie come incendio, furto, collisione, kasko, ecc. che risentono anch’esse del calo della domanda. I premi raccolti per il settore veicoli terrestri sono 2,6 miliardi, in discesa del 9,3% rispetto al 2012. Tutte le compagnie assicurative maggiori segnano anche in questo caso trend negativi: Unipolsai -13,4%, Generali -13,6% e Allianz -6,3%. Unica a crescere è Direct line che, con 113 milioni di premi raccolti, ottiene un +21,6% e una quota di mercato del 4,32%.
Il mercato assicurativo italiano mostra però altre criticità: crolla infatti anche la raccolta dei fondi pensione che subisce una diminuzione del 30,5%, un risultato estremamente negativo soprattutto se si guarda il periodo precedente quando invece la raccolta era stata positiva. Sono soprattutto le grandi compagnie assicurative a perdere: Unipol (-50,7%), Generali (-21,9%) e Cattolica assicurazioni (-12,8%). Tra tutti questi trend negativi spiccano però Allianz con una crescita, per quanto contenuta, del 6,7% rispetto al 2012 e Fideuram vita che invece sale del 25,5%.
A risentire sono in maggior parte i fondi pensione aperti e negoziali su adesione collettiva gestiti dalle assicurazioni, complice l’andamento del mercato del lavoro e la generale situazione economica dei lavoratori che, data l’incertezza, evitano di vincolarsi nel lungo periodo. Opposta a questa tendenza negativa si pone invece il ramo delle assicurazioni sulla vita che con oltre 65 miliardi di euro rappresentano il 51,85% del mercato assicurativo.
Nel 2013 le assicurazioni hanno registrato la crescita maggiore proprio nel ramo vita, segnando un +26,8%, mentre nel 2012 era calato del 9,6%, tanto da riuscire a trainare l’intero comparto fino a un +22,2%. Il gruppo che raccoglie più premi è Poste vita che, con 13 miliardi (+38,7%), conquista una quota di mercato del 20%, seguito da Assicurazioni Generali che crescono meno (+7,8%). Eccezionale in questo settore il risultato di Intesa Sanpaolo vita che cresce del 133,9% (con 11 miliardi di premi raccolti e una quota di mercato del 17%).
Se il mercato tende a crescere è da segnalare la débacle di Mediolanum vita che crolla del 46,6% nel 2013. Come le assicurazioni del ramo vita, anche i fondi di investimento crescono; nel 2013 sono saliti del 12,4%, raccogliendo premi per 15,5 miliardi di euro grazie anche al buon andamento dei mercati finanziari. Compagnia assicurativa leader del mercato è Fideuram vita con 5 miliardi di raccolta, +20,1% rispetto al 2012, e una quota di mercato in aumento di due punti percentuali (32,93%).

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