Ponte dell’Immacolata, per risparmiare la soluzione è la condivisione dell’auto
A causa della crisi e dei continui rincari che interessano la benzina cambiano le abitudini di trasporto. A rilevarlo è un sondaggio di postoinauto.it, primo portale italiano dedicato alla condivisione dell’auto, che registra un +60% di visite nei giorni precedenti il ponte, con Roma, Milano, Torino e Napoli le mete più richieste da chi si mette in viaggio. Sembra essere proprio questa la conseguenza più ecologica della crisi finanziaria, cui si aggiunge il piacere di condividere il viaggio e magari il traffico con un’altra persona. Per gli automobilisti condividere l’auto è diventato in molti casi una scelta obbligata: ben il 33% mette non più di 20 euro a ogni stop del benzinaio, e a fare il pieno è appena il 38% degli intervistati. Il 10%, addirittura, si ferma a 10 euro.
Tornando all’imminente Ponte dell’Immacolata, il 10,4% degli utenti del portale è diretto a Roma, il 10,0% a Milano, il 6,1% a Torino e il 5,1% a Napoli. Le città con più partenze sono, invece, nell’ordine Roma (4,8% degli utenti), Torino (4,6%), Milano (4,2%) e Bergamo (2,6%). Da segnalare che, mentre tra le partenze la prima città del Sud è Salerno al 13° posto, tra le mete nella top 15 ci sono cinque capoluoghi di provincia del Meridione: oltre a Napoli anche Bari (7°), Lecce (9°), Caserta (13°) e Catania (14°). Una dimostrazione del fatto che sempre più persone residenti al Nord scelgono la condivisione dell’auto per recarsi al Sud per il ponte, magari per trascorrere qualche giorno nella propria terra di origine.
“Anche se ancora siamo ben lontani da poter far combaciare perfettamente offerte e richieste di passaggi – spiega Olivier Bremer, co-fondatore di postoinauto.it – le nostre stime ci dicono che ormai oltre il 20% dei nostri iscritti ha già trovato qualcuno con cui condividere l’auto. Questa percentuale aumenta con l’aumentare della distanza percorsa, ed è un ottimo risultato, se consideriamo che fino a poco più di un anno fa l’idea di viaggiare in auto con degli sconosciuti era impensabile in Italia”.