Shopper bio-compostabili, Antitrust avvia istruttoria su Novamont per possibile abuso di posizione dominante

Shopper bio-compostabili, l’Antitrust accende un faro sul settore e avvia un’istruttoria nei confronti di Novamont per presunto abuso di posizione dominante. Secondo l’Antitrust “il produttore di materie bioplastiche attuerebbe una strategia escludente che può ostacolare lo sviluppo di sacchetti di plastica leggeri e ultraleggeri con materie eco-compatibili alternative alla propria (Mater-Bi). Ciò comporterebbe non solo un danno per la concorrenza, ma anche per gli obiettivi di tutela ambientale perseguiti dal legislatore europeo e nazionale”.

Sacchetti leggeri, ultraleggeri e Mater-Bi

L’istruttoria verso Novamont Spa ed Eni Spa (Novamont è interamente controllata da Versalis S.p.A., a sua volta interamente controllata da Eni) vuole accertare un presunto abuso di posizione dominante, che sarebbe attuato a partire almeno dal 2017, in violazione dell’articolo 102 TFUE nei mercati delle materie prime per la realizzazione di sacchetti di plastica leggeri (lightweight plastic carrier bags “LPB”) e ultraleggeri (very lightweight plastic carrier bags “VLPB”), compatibili con la normativa italiana. Novamont infatti produce materie bioplastiche, il Mater-Bi, adatte per fare shopper e sacchetti per frutta e verdura, secondo i requisiti di legge e funzionali a contrastarne l’impatto ambientale – in quanto sacchetti biodegradabili e compostabili.

Il 4 aprile i funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi di Novamont e di altri soggetti ritenuti in possesso di elementi utili all’istruttoria, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

L’istruttoria sugli shopper

L’Antitrust è partita da alcune segnalazioni anonime, arrivate nel settembre 2023, “in merito alla circostanza che Novamont avesse stipulato diversi accordi con la grande distribuzione organizzata che avrebbero di fatto escluso i produttori di sacchetti di plastica che non utilizzano la materia prima della stessa Novamont”, si legge nell’avvio del procedimento.

Secondo l’Antitrust, “la società ha stipulato accordi di esclusiva da un lato con i produttori di sacchetti di (bio)plastica (ovvero i trasformatori che acquistano materia prima e la trasformano in sacchetti), dall’altro con la grande distribuzione organizzata e con gli altri esercenti che acquistano e utilizzano questi sacchetti. Tali accordi di esclusiva – spiega ancora l’Autorità in una nota – potrebbero limitare l’utilizzo di materie alternative a Mater-Bi per la realizzazione di sacchetti di plastica leggeri e ultraleggeri (LPB/VLPB), con effetti anticoncorrenziali sia nei confronti dei produttori di bioplastiche concorrenti di Novamont, sia dei produttori di sacchetti di plastica che utilizzano materie prime diverse da Mater-Bi”.

La tutela della concorrenza nel settore delle bioplastiche è importante per raggiungere gli obiettivi di tutela ambientale perseguiti dalla legislazione europea e nazionale perché, spiega l’Autorità, potrebbe far emergere “bioplastiche alternative e più efficienti rispetto al Mater-Bi”, prodotti eco-compatibili che siano più economici o di migliore qualità.

Nel provvedimento l’Antitrust riconosce l’importanza degli obiettivi di tutela ambientale e spiega che “oltre al Mater-Bi di Novamont, esistono diverse bioplastiche in grado di soddisfare i requisiti nazionali per l’immissione in commercio” dei sacchetti leggeri e ultraleggeri.

“La tutela di un processo competitivo aperto”, prosegue il provvedimento, “potrebbe fare emergere i prodotti di bioplastica che rispettano i requisiti richiesti in Italia la cui produzione è più efficiente (in termini di costi, caratteristiche qualitative quali la resistenza, ecc.) e potrebbe favorire, anche dal punto di vista dinamico, lo sviluppo di (bio)plastiche alternative e il loro continuo miglioramento. La tutela della concorrenza è, pertanto, un elemento fondamentale per raggiungere gli obiettivi di tutela ambientale prefissati a livello normativo”.

“Abbiamo preso atto dell’iniziativa dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato a cui stiamo fornendo la massima collaborazione, nella convinzione della correttezza dell’operato di Novamont“, ha fatto sapere un portavoce dell’ENI (Fonte: La Stampa).


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