Barometro sostenibilità: trend positivi per i prodotti attenti all’ambiente, ma calano gli acquisti
Il paniere dei prodotti collocati nell’area della sostenibilità nell’ultima edizione dell’Osservatorio Immagino ha ottenuto una crescita a valore del +8,6%, spinta principalmente dall’aumento dei prezzi, e un calo a volume del -4,3%
Aumenta l’interesse di aziende e consumatori verso i temi della sostenibilità ambientale, ma aumentano, allo stesso tempo, i costi di produzione e i prezzi di vendita. Il grocery che comunica in etichetta l’impegno per ridurre l’impatto sull’ambiente ha rivelato, quindi, due movimenti di segno opposto, con fatturati e offerta in crescita ma con volumi generalmente in calo. È quanto emerge dal Barometro sostenibilità dell’ultima edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy.
Il paniere dei prodotti collocati nell’area della sostenibilità ha superato i 36 mila codici (27,2% del totale rilevato dall’Osservatorio Immagino) per un valore di venduto di oltre 15 miliardi di euro (35,7% del totale). Rispetto al 2021 quest’aggregato ha ottenuto una crescita a valore del +8,6%, spinta principalmente dall’aumento dei prezzi, e un calo a volume del -4,3%. Un segnale positivo arriva dal trend delle componenti di offerta e domanda, entrambe in crescita (rispettivamente +5,4% e +3,2%).
Barometro sostenibilità, alcuni trend
Sono quattro le aree tematiche analizzate nel Barometro sostenibilità dell’Osservatorio Immagino: Management sostenibile delle risorse, Responsabilità sociale, Agricoltura e allevamento sostenibili e Rispetto degli animali.
La gestione sostenibile delle risorse è uno dei temi più interessanti del momento – commenta l’Osservatorio – e va a coprire non solo aspetti legati ai prodotti in sé, ma anche al packaging e, quindi, comunica l’impegno delle aziende nel mettere in campo le iniziative necessarie a ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività. Nel 2022 l’Osservatorio Immagino ha individuato 16.853 prodotti riconducibili ai 15 claim di quest’area (12,7% del totale rilevato), con un giro d’affari di oltre 9,4 miliardi di euro, pari al 21,9% del largo consumo confezionato monitorato. Il fenomeno principale, per giro d’affari in supermercati e ipermercati, è l’impegno sul fronte della riciclabilità delle confezioni.
Per quanto riguarda la seconda categoria, nel 2022 l’insieme dei 9.688 prodotti che segnalano sull’etichetta il loro impegno sul fronte della responsabilità sociale ha migliorato il trend di crescita a valore rispetto ai 12 mesi precedenti, ma non è sfuggito alla contrazione dei volumi acquistati dagli italiani in supermercati e ipermercati. A valore ha superato i 5,1 miliardi di euro di sell-out (+10,5% annuo) mentre a volume ha perso il -4,6%. Un trend individuato in tutte le cinque certificazioni rilevate e, nel caso di UTZ, accompagnato da un trend negativo anche a valore. Mentre la gran parte del giro d’affari di questo paniere si deve a una sola certificazione: FSC (Forest Stewardship Council).
Nel 2022 oltre un prodotto di largo consumo confezionato su dieci ha menzionato in etichetta un riferimento alla sostenibilità in agricoltura o in allevamento, indicando uno dei nove tra claim e certificazioni rilevati in quest’area dall’Osservatorio Immagino. Parliamo di quasi 14 mila referenze, che hanno sviluppato un giro d’affari superiore a 3,5 miliardi di euro, in crescita del +5,1% a valore rispetto al 2021. In particolare “Filiera” e “Senza antibiotici” continuano a essere i claim più in crescita.
Infine, i 3.320 prodotti che sulle etichette mostrano un riferimento all’area del rispetto e della salvaguardia del benessere animale hanno chiuso il 2022 avvicinandosi ai 2 miliardi di euro di sell-out nel canale supermercati e ipermercati. Rispetto all’anno precedente sono cresciuti a valore del +6,4% mentre hanno perso il -5,3% a volume. Cinque dei sei claim monitorati hanno registrato performance negative nelle quantità vendute.
L’unica eccezione è ASC (Aquaculture Stewardship Council): questa certificazione, rilevata su 70 prodotti, ha registrato un +1,9% a volume e un +9,7% a valore, maggior tasso di crescita di questo paniere, e ha superato i 46 milioni di euro di sell-out, grazie alla spinta delle specialità ittiche (altre) e del salmone affumicato.