
Benzinai, Fegica e Figisc Confcommercio revocano la seconda giornata di sciopero (foto Pixabay)
Benzinai, Fegica e Figisc Confcommercio revocano la seconda giornata di sciopero
Dopo Faib Confesercenti anche Fegica e Figisc Confcommercio hanno deciso di revocare la seconda giornata di sciopero dei benzinai, i distributori tornano operativi da stasera. “Assoutenti: si applichi delibera Cipe del 1991 su sorveglianza prezzi benzina e gasolio”
Fegica e Figisc Confcommercio hanno deciso di revocare la seconda giornata di sciopero dei benzinai, pertanto da stasera – alle ore 19:00 – i distributori torneranno operativi. Una decisione che arriva dopo l’ultimo incontro convocato dal ministro Urso questo pomeriggio, presa “a favore degli automobilisti non certo del governo“, scrivono le due sigle in una nota congiunta riportata dall’Ansa.
“Pur riconoscendo di aver potuto interloquire in maniera costruttiva con il ministero, che si è speso per diventare interlocutore propositivo – scrivono le organizzazioni nella nota – l’incontro ha confermato il persistere di molte criticità“. E aggiungono: “Appare ormai chiaro che ogni tentativo di consigliare al Governo ragionevolezza e concretezza non può o non vuole essere raccolto. Per questa ragione anche insistere nel proseguire nell’azione di sciopero, utilizzata per ottenere ascolto dal Governo, non ha più alcuna ragione di essere. Tanto più che uno degli obiettivi fondamentali, vale a dire ristabilire la verità dopo le accuse false e scomposte verso una categoria di lavoratori, è stato abbondantemente raggiunto”, sottolineando, quindi, che “è ai cittadini che i benzinai si rivolgono, non certo al Governo, revocando il secondo giorno di sciopero già proclamato, eliminando ogni possibile ulteriore disagio, a questo punto del tutto inutile. I distributori quindi riapriranno già da questa sera“. (Ansa)
Fegica e Figisc Confcommercio si uniscono, quindi a Faib Confesercenti, che aveva già annunciato la riduzione della mobilitazione a un giorno solo.
“Faib Confesercenti auspica che le polemiche con il governo finiscano qui e si apra già da oggi una fase nuova – ha dichiarato il Presidente Giuseppe Sperduto, in una nota diffusa oggi. – Oggi per Faib si chiude la manifestazione di protesta indetta dai benzinai ed inizia un confronto costruttivo con l’esecutivo”.
La rete dei carburanti – prosegue Sperduto – “ha bisogno di essere modernizzata, rinnovata, messa in linea con la transizione ecologica e quindi delle nuove energie, e soprattutto ha la necessità di combattere la grande piaga dell’illegalità contrattuale e del caporalato petrolifero. Questi sono i veri nodi su cui Faib Confesercenti si concentrerà nelle prossime settimane, in attesa anche dell’incontro che ci sarà al ministero il prossimo 8 febbraio”.
Sciopero dei benzinai, Assoutenti chiede al Governo trasparenza totale sui prezzi
Sullo sciopero è intervenuta questa mattina Assoutenti. L’associazione, nel definire la mobilitazione “un flop”, ha chiesto al Governo “interventi sul fronte della trasparenza da parte delle compagnie petrolifere, applicando la delibera Cipe che autorizza, in caso di anomalie dei listini, un regime di sorveglianza sui prezzi di benzina e gasolio”.
“Vogliamo che il Governo garantisca massima trasparenza sul fronte dei listini alla pompa – ha dichiarato il presidente Furio Truzzi – e per questo non è sufficiente indicare solo il prezzo medio al distributore: serve rendere pubblico il prezzo di benzina e gasolio che ogni giorno le compagnie petrolifere indicano ai gestori che operano in concessione, per capire cosa avviene realmente nella formazione dei listini praticati al pubblico. In tale direzione riteniamo debba trovare applicazione la delibera Cipe del 30 luglio 1991, che proprio in tema di prezzi di benzina e gasolio prevede un regime di sorveglianza relativo ad ogni fase di scambio, attuato tramite un controllo del comportamento degli operatori, e l’istituzione di un comitato tecnico con il compito di verificare la coerenza dei listini con le quotazioni internazionali dei prodotti finiti e del greggio. Ed è da queste basi che vogliamo ripartire per un controllo dell’intera filiera del carburante”.

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