L’inflazione taglia la spesa delle famiglie e le vacanze 2022 saranno carissime
L’inflazione taglia la spesa delle famiglie. E provoca una raffica di rincari che comporta un aggravio di spesa di oltre 50 miliardi di euro sulle famiglie rispetto al 2021. Mentre le vacanze 2022 saranno le più care da anni
L’inflazione taglia la spesa delle famiglie. E provoca una raffica di rincari che, dagli alimentari ai trasporti, dalle spese obbligate di casa ai pacchetti vacanze, determina un aggravio di spesa di oltre 50 miliardi euro per l’acquisto di beni e servizi rispetto al 2021. Si rincorrono le denunce dei consumatori e degli esercenti sugli effetti dell’inflazione su consumi e spesa delle famiglie. Le prospettive non sono buone.
Confesercenti: spesa giù di 800 milioni rispetto alla scorsa estate
Le spese per luce, gas e carburanti assorbono ormai quasi la metà nel budget delle famiglie, dice Confesercenti, che stima in 800 milioni in meno la spesa delle famiglie rispetto all’estate di un anno fa.
«L’aumento dei prezzi – in particolare di utenze e altre spese fisse incomprimibili – inizia ad avere un impatto sui consumi delle famiglie. Che, dopo un anno di crescita, si apprestano a tornare in territorio negativo: per il trimestre estivo si prevede un calo della spesa dei consumatori di -800 milioni di euro rispetto all’estate scorsa – dice Confesercenti –E senza un rallentamento dell’inflazione, il gap è destinato ad allargarsi in autunno, con una perdita di -2,1 miliardi di euro di consumi concentrata nell’ultimo trimestre dell’anno».
Questa inversione di tendenza allontanerebbe ancora di più la ripresa dei consumi, che per Confesercenti è «ormai impossibile da afferrare prima del 2024: a fine 2022, infatti, la spesa delle famiglie risulterebbe ancora di 36 miliardi inferiore al livello pre-pandemico, e anche le prospettive per il 2023, al momento, sono di un forte rallentamento, con un’inflazione ancora al 4% nella media annua».
Vacanze 2022, Codacons: le più salate degli ultimi anni
L’inflazione continua a essere la principale emergenza del paese, dice il Codacons che ha elaborato i dati Istat per capire come l’aumento dei prezzi in Italia nei primi sette mesi dell’anno si rifletta sui bilanci delle famiglie. Sono aumentati i prezzi degli alimentari, le voci della casa (più 85,3% per l’energia elettrica su base annua, più 42,7% per il gas stima l’associazione) e tutte le voci che afferiscono alle vacanze.
«Oggi il tasso di inflazione acquisita per il 2022 è pari secondo l’Istat al +6,7% – spiega il Codacons – Questo significa che, a parità di consumi, gli italiani subiscono nel corso dell’anno un aggravio di spesa pari a complessi +53,5 miliardi di euro per l’acquisto di beni e servizi rispetto al 2021, a causa proprio dell’aumento di prezzi e tariffe. Solo per la spesa alimentare, la cui inflazione acquisita è pari al +7,5% nel 2022, le famiglie spendono in totale quasi 10,9 miliardi di euro in più».
Alla voce vacanze estive, per chi se le potrà permettere, c’è da considerare una raffica di aumenti che per il comparto trasporti registra a luglio tariffe su del +13,9% su base annua.
«Chi parte per andare in vacanza dovrà mettere mano quest’anno al portafogli – dice il presidente Carlo Rienzi – Solo per la voce trasporti una famiglia si ritrova oggi a subire un salasso pari in media a +481 euro annui rispetto al 2021. A luglio le tariffe dei biglietti aerei internazionali sono infatti salite del +160,2% su base annua, i traghetti del 9,1%, la benzina è aumentata del 22,3% e il gasolio del 30,9%. I pacchetti vacanza salgono del 5,7% mentre per dormire in un albergo si spende in media il 15,8% in più. Accelerano gli aumenti per bar e ristoranti, che a luglio hanno ritoccato i listini in media del +5%».
Le vacanze estive di quest’anno, torna a dire l’associazione, «saranno ricordate come le più salate degli ultimi anni, con i prezzi e le tariffe del comparto schizzati alle stelle che rischiano di trasformare la villeggiatura in un lusso per ricchi e di impoverire ulteriormente una consistente fetta di popolazione».