
Rincari sui carburanti
Carburanti, prezzi in rialzo. Associazioni: stangata per i consumatori
Salgono i prezzi dei carburanti, secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico: si attestano, in modalità self service, a 1,588 euro al litro per la benzina e a 1,447 euro per il gasolio
Secondo i dati settimanali del Ministero dello Sviluppo Economico, salgono i prezzi dei carburanti, che si attestano, in modalità self service, a 1,588 euro al litro per la benzina e a 1,447 euro per il gasolio.
“Prezzi record! Un primato annuale, con prezzi che non si registravano dall’inizio dello scorso anno. Ora che stanno per arrivare le riaperture e per allentarsi le misure di lockdown non solo riparte la corsa dei prezzi dei carburanti, ma per tornare a livelli così alti bisogna andare indietro di oltre un anno”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Dona evidenzia, in particolare, che dalla rilevazione del 4 gennaio, in 5 mesi, un pieno da 50 litri è aumentato di 7,32 euro per la benzina e di 6,41 euro per il gasolio, con un rincaro, rispettivamente, del 10,2% e del 9,7%.
“Su base annua – conclude – è pari a una stangata ad autovettura pari a 176 euro all’anno per la benzina e 154 euro per il gasolio“.
Rincari carburanti, Assoutenti: stangata da 266 euro annui a famiglia
“La corsa di benzina e gasolio alla pompa si traduce in una maggiore spesa su base annua, solo per i rifornimenti di carburante, pari a +266 euro a famiglia, con una stangata complessiva da 6,5 miliardi di euro”. Lo afferma Assoutenti, commentando i rincari dei prezzi dei carburanti in Italia.

“Rispetto allo stesso periodo del 2020 la benzina costa il 16% in più, con un maggior esborso pari a +266 euro annui a famiglia per la verde, +230 euro per il diesel – spiega il presidente Furio Truzzi. – Agli effetti causati dai rialzi dei listini alla pompa vanno poi aggiunte le ripercussioni sul fronte dei prezzi dei prodotti traportati, dei beni energetici e dei maggiori costi sostenuti dall’industria, che finiscono per essere scaricati sui consumatori finali”.
Assoutenti chiede, dunque, al Governo Draghi di intervenire sulla tassazione che vige sui carburanti.
“È intollerabile che oggi su un litro di benzina ogni automobilista paghi quasi il 64% di tasse (il 60,7% sul gasolio) a causa di Iva e accise che nessun Governo ha mai avuto il coraggio né di tagliare, né di sterilizzare quando si verificano forti rialzi delle quotazioni”, conclude Truzzi.
Analogo il parere del Codacons
“Agli effetti diretti della corsa dei carburanti occorre aggiungere quelli indiretti: l’aumento dei listini di benzina e gasolio alla pompa determina rincari a cascata sui prezzi al dettaglio a causa dei maggiori costi di trasporto, come certificato dall’Istat nell’ultimo dato sull’inflazione, in forte crescita proprio come conseguenza dei rincari dei beni energetici – spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi. – Il rischio dunque è quello di una maxi-stangata per le tasche dei consumatori, con rincari a cascata in tutti i settori”.
