Estate 2024, viaggiare sicuri conoscendo i propri diritti
Con milioni di italiani pronti a partire, il rischio di incorrere in disagi legati ai trasporti è elevato. Ecco alcuni consigli per tutelare i propri diritti in viaggio
Con milioni di italiani pronti a partire, il rischio di incorrere in disagi legati ai trasporti è elevato. Le normative comunitarie garantiscono una serie di tutele in caso di ritardi o cancellazioni, non solo per i voli aerei, ma anche per i viaggi in treno, traghetto, nave e pullman. Purtroppo, spesso i consumatori ignorano questi diritti, mentre le compagnie di trasporto non sempre si impegnano a divulgarli, dato che ciò comporterebbe l’obbligo di rimborsi e indennizzi. In vista delle partenze estive, il Codacons ha realizzato una guida completa con tutti i diritti dei passeggeri.
Viaggi in aereo
In caso di cancellazione del volo, la compagnia aerea è tenuta a offrire al passeggero diverse opzioni: il rimborso del biglietto, un volo di ritorno all’aeroporto di partenza o un volo alternativo verso la destinazione finale. Durante l’attesa, la compagnia deve garantire assistenza gratuita, che include pasti, bevande, alloggio (se necessario), e il trasporto tra l’aeroporto e l’alloggio. Se l’assistenza non viene fornita e il passeggero è costretto a pagare di tasca propria per i servizi essenziali, può richiedere il rimborso, a condizione che le spese siano necessarie, ragionevoli e documentate.
Anche in caso di ritardo del volo, i passeggeri hanno diritto a un’assistenza simile. Il diritto all’assistenza scatta dopo 2 ore di ritardo per voli fino a 1500 km, dopo 3 ore per voli fino a 3500 km, e dopo 4 ore per voli più lunghi. Se il ritardo supera le 5 ore, il passeggero può rinunciare al volo e ottenere il rimborso del biglietto. In caso di ritardi prolungati, simili a quelli delle cancellazioni, può essere previsto un risarcimento pecuniario, a meno che la compagnia aerea non dimostri che il ritardo sia dovuto a circostanze eccezionali.
Viaggi in treno
Dal 7 giugno 2023, i diritti dei passeggeri ferroviari sono gestiti dal nuovo regolamento UE n. 782/2021. Questo prevede che i passeggeri siano informati tempestivamente su eventuali cancellazioni o ritardi e abbiano diritto all’assistenza durante l’attesa, che può includere pasti, bevande e alloggio, se necessario.
Se il viaggio è previsto subire un ritardo di 60 minuti o più, il passeggero ha il diritto di scegliere tra proseguire con un itinerario alternativo, posticipare il viaggio o rinunciarvi ottenendo un rimborso completo del biglietto. Se l’itinerario alternativo non viene comunicato entro 100 minuti dall’ora di partenza prevista, il passeggero può organizzare autonomamente un viaggio alternativo e ottenere il rimborso delle spese sostenute, purché siano ragionevoli. In caso di ritardo pari o superiore a 60 minuti rispetto all’orario di arrivo previsto, il passeggero ha diritto a un indennizzo che varia dal 25% al 50% del prezzo del biglietto, a seconda dell’entità del ritardo.
Viaggi in bus o pullman
Quando un autobus di linea subisce un ritardo o viene cancellato, la compagnia di trasporto è obbligata a informare i passeggeri entro 30 minuti dall’orario di partenza previsto. Nel caso di servizi di lunga percorrenza, che coprono distanze superiori a 250 km, se il viaggio viene cancellato per overbooking o per motivi operativi, i passeggeri hanno il diritto di scegliere tra due opzioni: possono richiedere il rimborso del biglietto e, se necessario, ottenere un trasporto gratuito verso il punto di partenza iniziale, qualora il ritardo comprometta l’obiettivo del viaggio. In alternativa, possono proseguire il viaggio o usufruire di un itinerario alternativo verso la destinazione finale senza costi aggiuntivi.
Inoltre, se il servizio ha una durata prevista superiore a tre ore e viene cancellato, i passeggeri hanno diritto a ricevere spuntini, pasti o bevande proporzionati al tempo di attesa. Qualora sia necessario pernottare, viene offerta una sistemazione in albergo per un massimo di due notti, con un rimborso limitato a 80 euro per notte, insieme al trasporto tra il terminal e l’alloggio.
Viaggi in nave o traghetto
Nel caso di ritardi o cancellazioni di traghetti o navi da crociera, il trasportatore è tenuto a comunicare il nuovo orario di partenza entro 30 minuti dall’orario previsto inizialmente. Se il servizio viene cancellato o la partenza ritardata di oltre 90 minuti, i passeggeri hanno il diritto di scegliere tra un rimborso del biglietto, con trasporto gratuito verso il punto di partenza iniziale se il ritardo rende il viaggio inutile, oppure di seguire un itinerario alternativo verso la destinazione finale senza costi aggiuntivi.
Anche in questi casi, i passeggeri hanno diritto a ricevere spuntini, pasti o bevande in relazione al tempo di attesa. Se è necessario pernottare, è prevista una sistemazione in albergo fino a tre notti, con un rimborso limitato a 80 euro per notte, e il trasporto tra il terminal e l’alloggio.