Federconsumatori aderisce alla manifestazione del 19 ottobre: rivendichiamo cure accessibili per tutti
Federconsumatori aderisce alla manifestazione del 19 ottobre e chiede cure accessibili per tutti, senza discriminazioni territoriali o economiche
Federconsumatori aderisce alla manifestazione del 19 ottobre, promossa dalle categorie del pubblico impiego, per rivendicare cure accessibili per tutti, senza discriminazioni territoriali o economiche.
“Il progressivo aumento delle povertà relative e assolute registrato dall’ISTAT, unito all’invecchiamento della popolazione, imporrebbero un’attenzione forte del Governo sui temi della salute, a partire dalla piena esigibilità dell’accesso alle cure“, afferma l’associazione.
“I dati che abbiamo a disposizione ci consegnano, viceversa, un quadro desolante – prosegue Federconsumatori -: liste di attesa spesso interminabili, spesa privata che ha superato i 40 mld di euro, 4,5 milioni di persone che hanno rinunciato a curarsi, disinvestimento nella sanità territoriale e sulla prevenzione, anche in relazione agli impegni già assunti con il PNRR, carenza di personale, insufficienza del fondo sanitario nazionale. Un Paese, dunque, sempre più diseguale, dove si cura chi può permetterselo e dove prosegue il drenaggio di risorse dalla sanità pubblica verso quella privata”.
Per questi motivi Federconsumatori, ritenendo che sia necessario invertire la tendenza in atto, sostiene convintamente la mobilitazione dei lavoratori pubblici e parteciperà alla manifestazione del 19 ottobre 2024 a Roma.
Salute, diritti, occupazione: la manifestazione del 19 ottobre
“Il quadro che emerge dal Piano Strutturale di Bilancio ripropone le politiche di austerità che hanno già, in passato, indebolito il nostro sistema sociosanitario: tagli alla spesa pubblica, nessuna attenzione destinata al welfare, in particolare alla sanità pubblica, come inesistente è l’idea di investire sul personale che quotidianamente garantisce i beni e i servizi pubblici nel nostro Paese”: così Cgil e Uil in un comunicato.
“Il rilancio del Servizio sanitario nazionale non è più rinviabile – scrivono nella nota – le condizioni in cui versano i pronto soccorso e gli operatori sanitari, la carenza dell’assistenza territoriale, il prolungamento delle liste d’attesa, le mancate risposte a non autosufficienza e disabilità, giorno dopo giorno, rappresentano una minaccia per milioni di cittadini che in molti casi hanno smesso di curarsi; rappresentano una delle basi del progressivo impoverimento di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati costretti a fare sempre maggiori sacrifici economici per affrontare la propria cura o quella dei propri cari”.