riscaldamento

Ogni anno con l’accendersi delle caldaie o climatizzatori con l’arrivo dei primi freddi si ripropone l’esigenza che venga fatta una informazione corretta sulla loro manutenzione, secondo le norme di legge in vigore (Direttiva Europea  2010/31/ e  il suo recepimento in Italia con il DPR  74/2013), norme  in continua evoluzione e che prevedono in particolare per gli impianti a combustibile liquido o solido il controllo efficienza energetica (controllo fumi) ogni due anni e per tutti gli altri impianti a gas ogni quattro anni .Obblighi fissati per quelli inferiori o uguali a 100kw  che sono la stragrande maggioranza delle caldaie.

Manutenzione e controlli

Per quanto riguarda la manutenzione c’è l’obbligo di fare effettuare i controlli a ditte abilitate attenendosi alle indicazioni del libretto fornito dall’installatore della caldaia o in mancanza di questo del libretto del fabbricante, o in mancanza di entrambi, alle prescrizioni e alla periodicità delle norme UNI e CEI, che in genere sono una volta all’anno o nelle caldaie ad alta efficienza ogni due anni.

Purtroppo non tutte le regioni si sono adeguate alla norma nazionale. In alcuni casi dove si è legiferato sono state introdotte norme di controlli sulla efficienza energetica con periodicità più ravvicinate con maggiore frequenza rispetto alla norma nazionale su pressione delle associazioni degli operatori del settore, introducendo sanzioni come deterrenti oltre che controlli ispettivi e con la  definizione di un catasto degli impianti in ogni regione.

Questa disomogeneità nelle norme causa incertezza e confusione nei cittadini e  rende difficile la costruzione in corso di un  catasto nazionale degli impianti che richiede omogeneità nel rispetto delle norme nazionali sia sulla manutenzione che sulla efficienza energetica .

Efficienza energetica

L’efficienza energetica è sempre più strategica per contenere i consumi per un pianeta sostenibile. A seguito della Direttiva UE 2018/844 del Parlamento Europeo e del Consiglio, si modificheranno le norme attualmente in vigore e si prevedono nuove norme di definizione di generatori di calore includendo altre forme meno inquinanti o di energia termica autoprodotta, oltre ad aggiungere la  semplificazione nella attività di ispezione di efficienza energetica  degli impianti termici di piccola taglia, escludendo quelli con potenza non superiore ai 70 kw. ovvero la stragrande maggioranza  degli impianti termici in Italia.

Per questi  è sufficiente l’accertamento del rapporto di controllo di efficienza energetica inviato dal manutentore o terzo responsabile.

Resta la necessità di una campagna informativa nazionale istituzionale nazionale e locale e in collaborazione con il “non profit”per fare una corretta informazione e responsabilizzazione  dal cittadino a tutta la filiera degli operatori.


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