San Valentino, cresce l’uso delle app di incontri. Ma attenzione alla truffa del catfishing
La crescita delle app di incontri si accompagna alla diffusione del “catfishing”, che prevede l’adozione di false identità su una piattaforma di incontri per fingersi interessati alle proprie vittime al fine di raggirarle. Ecco come riconoscere le truffe
Cresce il successo delle app di incontri, sempre più utilizzate nell’era digitale per trovare l’amore o semplicemente conoscere nuove persone. Una tendenza che si accompagna, però, alla crescita delle “truffe romantiche”, un fenomeno chiamato “catfishing“, a cui è bene prestare la massima attenzione, soprattutto in occasione di San Valentino.
Secondo uno studio riportato da ExpressVPN, quasi 51 milioni di americani sono registrati su servizi di incontri online, e dovrebbero aumentare a 53,3 milioni entro il 2025. A questa cifra si aggiungono le statistiche globali relative al 2021, secondo cui oltre 300 milioni di persone utilizzano app di appuntamenti in tutto il mondo. Eppure gli utenti non si sentono completamente sicuri: in un sondaggio condotto dalla società di sicurezza informatica ESET, il 52% degli intervistati ha affermato che la solitudine di San Valentino li rende maggiormente vulnerabili ad azioni di catfishing.
San Valentino e le truffe online, cos’è il catfishing?
Come spiegato da ExpressVPN, le truffe sugli appuntamenti online prevedono generalmente che un criminale adotti una falsa identità su una piattaforma di incontri e si finga interessato alle proprie vittime al fine di truffarle.
Dopo aver guadagnato la fiducia della vittima, tramite tattiche sempre più innovative e convincenti, spesso attraverso dichiarazioni d’amore, il truffatore chiede aiuto finanziario o l’invio di foto intime, che possono essere successivamente utilizzate per ricattarla.
Secondo un rapporto pubblicato dalla Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti sulle truffe amorose, riportato da ExpressVPN, solo nel 2021 si è registrata una perdita di 547 milioni di dollari a causa di raggiri su siti di dating, un aumento dell’80% rispetto all’anno precedente e un numero destinato a crescere con il progressivo aumento di iscrizioni sui siti di incontri online.
Le truffe più diffuse
Ecco, quindi, le truffe più diffuse sulle app di incontri online, a cui prestare maggior attenzione. A partire dalla richiesta di foto compromettenti: in questo caso – spiega ExpressVPN – un truffatore punterà a costruire un rapporto di fiducia con la vittima, convincendola a inviare foto o messaggi intimi, con l’intento di ricattare il malcapitato o la malcapitata per soldi, minacciando di far trapelare il materiale sensibile in caso di mancato pagamento.
La seconda truffa a cui fare attenzione è la richiesta d’aiuto: il truffatore finge di essere veramente una persona in cerca dell’anima gemella. Una volta guadagnata la fiducia della propria vittima, finge il sopraggiungere di un’emergenza, di un intervento medico o di spese di viaggio.
In un terzo caso, il truffatore si finge un militare in missione all’estero. Una volta diventato intimo con la vittima, la convincerà a trasferire denaro per spese di viaggio, cibo o alloggi.
Vi sono, poi, le truffe malware: questo raggiro vede i truffatori inviare un link apparentemente non minaccioso alla vittima o includerlo all’interno della descrizione del profilo sul sito di appuntamenti. Dopo aver cliccato sul link, il dispositivo della vittima scaricherà automaticamente software dannosi che potrebbero portare al furto dei suoi dati.
Attenzione, infine, ai siti di incontri falsi. Alcuni truffatori creano un sito o un’app di incontri completamente falsi, che imitano in tutto e per tutto una piattaforma autentica. Questo al fine di indurre le proprie vittime a inserire informazioni personali o finanziarie.
Catfishing, cosa fare in caso di raggiro
A causa della natura emotiva del crimine, molte vittime di truffe di questo tipo soffrono spesso di traumi psicologici e disturbi da stress post-traumatico. Pertanto, la prima cosa da fare in caso di truffa è quella di contattare la Polizia Postale per denunciare e rivolgersi ad associazioni di supporto.
Inoltre, è sempre bene fare gli screenshot delle conversazioni in cui il truffatore ha specificamente chiesto del denaro. Quando si effettua la segnalazione, infatti, potrebbe essere necessario fornire la prova di aver trasferito denaro o di aver discusso di effettuare transazioni monetarie.
Si raccomanda, poi, di segnalare e bloccare il truffatore, contattare immediatamente la banca per richiedere uno storno della transazione e, come detto, segnalare la truffa alla Polizia Postale.