Si chiude il Festival dello Sviluppo Sostenibile, ASviS propone una roadmap verso la sostenibilità

Si chiude il Festival dello Sviluppo Sostenibile, ASviS propone una roadmap verso la sostenibilità

Si è chiuso oggi il settimo Festival dello Sviluppo Sostenibile, con la presentazione delle proposte per rispondere alla domanda di politiche serie e coerenti per la giustizia climatica e la giustizia sociale emersa dal Paese, specialmente dopo il dramma dell’alluvione in Emilia-Romagna.

L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) ha proposto “una roadmap al Governo e al Parlamento per l’adozione, entro l’estate, della Strategia nazionale di sviluppo sostenibile, i Piani per l’adattamento climatico e il futuro energetico-climatico del Paese, la legge sul clima e altre norme che facciano fare all’Italia un salto in avanti in tema di sviluppo sostenibile, anche in vista del Summit dell’Onu di settembre e della prossima presidenza italiana del G7″.

“La battuta d’arresto del percorso verso l’Agenda 2030 dovuta a pandemia, guerra in Ucraina, crisi energetica e crisi climatica è purtroppo evidente, in Italia e nel mondo, come dimostrano sia i dati degli studi scientifici sia quello che accade ogni giorno”, ha affermato la Presidente dell’ASviS, Marcella Mallen.

“L’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna – ha proseguito – rappresenta l’ennesimo e drammatico segnale di allarme, confermando che, per evitare gli scenari peggiori derivanti dall’aumento delle temperature e da fenomeni meteorologici estremi, sia necessario e urgente ridurre l’impronta dannosa delle attività umane sulla Terra. Su questi temi abbiamo lavorato con passione durante il Festival, mostrando la forte domanda che emerge «dal basso»”.

Festival dello Sviluppo Sostenibile, i temi dell’evento di chiusura

Nel corso dell’evento di chiusura del Festival dello Sviluppo Sostenibile, il Vicesegretario generale delle Nazioni UniteAmina J. Mohammed e il Vicesegretario generale dell’OcseFabrizia Lapecorella hanno evidenziato “l’urgenza di intervenire per affrontare le diverse, gravi e interdipendenti vulnerabilità che mettono in pericolo la sicurezza alimentare e gli approvvigionamenti energetici, minacciano l’ambiente e le condizioni di salute, aumentano le disuguaglianze e rendono più fragili le democrazie, mettendo a rischio il benessere presente e futuro dell’umanità”.

Ma “l’attuazione dell’Agenda 2030 è ancora possibile”, ha affermato il Direttore scientifico dell’ASviS Enrico Giovannini, “a condizione che il Governo e il Parlamento abbiano il coraggio di prendere decisioni urgenti e lungimiranti”.

In conclusione dell’evento il Presidente dell’ASviS, Pierluigi Stefanini, si è rivolto al Parlamento, chiedendo “di istituire una ‘giornata nazionale della sostenibilità’, scegliendo eventualmente la data del 22 febbraio, il giorno in cui nel 2022 è stata approvata la modifica della Costituzione promossa dall’ASviS, che richiede di tutelare l’ambiente, gli ecosistemi e la biodiversità, anche nell’interesse delle future generazioni”.


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