Gianduiotto, la contesa giunge all’attenzione del Commissario europeo per l’Agricoltura
Il gianduiotto piemontese è diventato oggetto di contesa tra Italia e Svizzera per il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (Igp). La Regione Piemonte ha portato la questione all’attenzione del Commissario europeo per l’Agricoltura, Janusz Wojciechowski
Il famoso gianduiotto piemontese, o meglio la sua ricetta originale, è diventato oggetto di una battaglia tra Italia e Svizzera, che vede da un lato i marchi produttori – Ferrero, Venchi, Domori – e dall’altro la Lindt, che si opporrebbe al riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta (Igp). (Fanpage.it)
Come spiega la Repubblica, le motivazioni della discordia sono tre: “gli svizzeri dicono no al nome “Giandujotto di Torino IGP” a favore di “Giandujotto del Piemonte“, chiedono di introdurre il latte in polvere e di abbassare la percentuale di nocciole. Ma i torinesi e i piemontesi doc non intendono stravolgere la ricetta originale, che prevede solo tre ingredienti: nocciole Piemonte Igp, cacao e zucchero (e qualche altro minuscola aggiunta ma in percentuale infinitesimale)”.
“Il gruppo Lindt vuole che tra gli ingredienti previsti dal disciplinare sia inserito anche il latte. Una richiesta inaccettabile“: è quanto ha affermato il segretario del Comitato del Giandujotto, Antonio Borra, nell’ambito di CioccolaTò a Torino, secondo quanto riportato da Fanpage.it.
Gianduiotto Igp, l’incontro con il Commissario europeo per l’Agricoltura
Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha portato la questione del riconoscimento della denominazione del Gianduiotto Torino Igp all’attenzione del Commissario europeo per l’Agricoltura, Janusz Wojciechowski. Con loro – si legge in un comunicato pubblicato ieri dalla Regione Piemonte – anche il maestro cioccolatiere Guido Castagna, coordinatore del Comitato promotore del riconoscimento, e l’avvocato Antonio Borra.
L’incontro, che si è svolto in videocollegamento, era stato preannunciato al termine di un confronto organizzato dal presidente Cirio con esponenti del Consiglio regionale, i rappresentanti del Comitato e con la partecipazione telefonica del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.
“Il commissario Wojciechowski – spiega il comunicato – ha ringraziato la Regione per aver segnalato questa problematica e ha assicurato che nel rispetto delle regole europee in tema di tutela delle denominazioni farà tutto ciò che è in suo potere per difendere il legame tra i marchi dei prodotti e la loro città o Regione d’origine“.
“Alla luce delle verifiche effettuate – prosegue la nota – la Regione e il Comitato intendono proseguire nella richiesta inoltrata al Ministero, certi oggi anche più di ieri della correttezza delle proprie istanze a tutela del proprio territorio”.
Durante l’incontro sono state ripercorse le tappe dell’iter di riconoscimento della denominazione, iniziato a marzo del 2022, a cui la Regione ha dato parere positivo a settembre dello stesso anno. “La pratica – si legge nel comunicato – è ora all’esame del Ministero dell’Agricoltura, con l’opposizione di una multinazionale che rivendica la titolarità del marchio e obietta sulla titolarità del Comitato di proteggere la denominazione con la richiesta del riconoscimento Igp”.
“Il riconoscimento Igp – ha dichiarato il presidente Cirio – non vuole essere un marchio commerciale, ma uno strumento per garantire questa eccellenza dolciaria come patrimonio comune di tutto il Piemonte e dei cioccolatieri che vorranno seguire la ricetta autentica”.