Lievito scomparso, ecco perché non lo si trova più facilmente
Che fine ha fatto il lievito scomparso ormai da giorni dagli scaffali dei supermercati? La risposta delle aziende produttrici
Italiani popolo di santi, profeti, navigatori e…panificatori! Il Coronavirus ha fatto mettere le mani in pasta a molti ed è così iniziato il campionato nazionale di pane e pizza fatto in casa. In fondo che ci vuole? Bastano ingredienti semplici e facili da reperire: farina, acqua e lievito di birra. E qui arriva l’intoppo.
Lievito scomparso
Il lievito di birra è stato il primo bene alimentare a sparire (letteralmente) dagli scaffali dei supermercati, rendendo vani i sogni di gloria di tanti “fornai” provetti e improvvisati dei tempi del Coronavirus.
Nel tentativo di trovare validi sostituti per far gonfiare gli impasti al punto giusto (dalla pasta madre, al bicarbonato, passando per la schiuma della birra) agli italiani non resta che aspettare che il magico ingrediente torni in commercio.
E già…pare infatti che l’unica cosa che bisogna fare è aspettare perché, come dicono gli esperti del settore, “il lievito si coltiva, non fa”.
Com’è fatto il lievito di birra
I preziosissimi cubetti di lievito si chiamano così proprio perché sono ricavati dal residuo della fermentazione della birra. Si ottiene attraverso la fermentazione dei Saccharomyces Cerevisiae, che sono dei microrganismi micotici (funghi unicellulari) che vengono coltivati e fatti fermentare in appositi fermentatoi. In commercio lo troviamo nella forma fresca in cubetti da 25 g nel banco frigo, oppure in polvere in bustine. L’unica differenza tra i due è la durata e il modo di utilizzo: il lievito fresco si scioglie in acqua o latte, mentre quello disidratato può essere aggiunto direttamente agli ingredienti secchi.
La risposta delle aziende produttrici
Le aziende produttrici creano le condizioni più favorevoli perché si riproduca in presenza di ossigeno. In pratica tutto si basa sulla fermentazione dello zucchero, un processo che non ha nulla di artificiale e che, ovviamente, ha i suoi tempi”
“I nostri impianti lavorano senza sosta, nonostante il periodo difficile – spiega Piero Pasturenzi, presidente del Gruppo Lievito di ASSITOL -. Siamo consapevoli del nostro ruolo e della centralità che il lievito ha nell’alimentazione quotidiana. Il nostro obiettivo è rispondere alla domanda dei consumatori, garantendo, come sempre, l’alta qualità delle nostre produzioni e, al tempo stesso, la salute dei nostri lavoratori”.