
Stoviglie monouso, Altroconsumo rileva tracce di Pfas e altre sostanze (Fonte Altroconsumo)
Stoviglie monouso, Altroconsumo rileva tracce di Pfas e altre sostanze
Altroconsumo e altre associazioni europee hanno rilevato la presenza di Pfas e altre sostanze chimiche pericolose in alcune delle stoviglie monouso analizzate, tra cui piatti realizzati con fibre vegetali e cannucce di carta
Nei piatti realizzati con fibre vegetali e nelle cannucce di carta si possono rilevare sostanze chimiche pericolose per la salute e per l’ambiente. Dopo il Salvagente, anche Altroconsumo presenta un’indagine realizzata – insieme ad altre organizzazioni di consumatori europee – per individuare l’eventuale presenza di Pfas e altre sostanze nelle stoviglie monouso.
Stoviglie monouso e Pfas, l’indagine
Le stoviglie monouso sono già molto diffuse sia nelle mense scolastiche sia nella ristorazione d’asporto. Alcune hanno anche la certificazione di compostabilità, il che significa che possono essere smaltite nell’umido perché dovrebbero degradarsi molto velocemente e senza lasciare residui.
Altroconsumo ha portato in laboratorio 12 prodotti ecosostenibili: cinque campioni di piatti in polpa di cellulosa, tre in foglia di palma e quattro di cannucce di carta.
Lo stesso è stato fatto dalle associazioni di consumatori in Danimarca, Francia e Spagna, per un totale di 60 prodotti in tutto.
Come si può vedere dall’immagine, nei piatti analizzati sono stati trovate sostanze perfluoroalchiliche, i cosiddetti Pfas, che non solo non si degradano mai, inquinando in maniera persistente suolo e acqua, ma, se ingerite, sono potenzialmente pericolose per la nostra salute. Stesso discorso per l’alluminio e altre sostanze tossiche, trovati in diverse cannucce di carta.

Le associazioni chiedono una normativa europea
“Manca una legge europea sulla sicurezza di questi materiali, che preveda precisi limiti per le sostanze chimiche presenti. Ogni produttore si autoregola sulla base di un principio generale di buona pratica definito dalla legge. Ma questo non basta. La presenza di contaminanti, oltretutto, mette in discussione anche la loro sostenibilità ambientale”, spiega Altroconsumo.
Le associazioni chiedono, dunque, di regolare meglio il settore dei nuovi materiali monouso, sia per proteggere la salute dei cittadini, sia per garantire un beneficio reale per l’ambiente.

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