Circeo, Legambiente e Federparchi: “Bene acquisizione da parte della Regione”
Legambiente e Federparchi hanno analizzato le particelle catastali interessate dall’annuncio sul Circeo: emerge che, dei 200 ettari presi in considerazione, il 90% è in zona A1 a Tutela Integrale e il restante è in sottozona B1 a Mantenimento delle Condizioni Attuali
“Il Circeo è in vendita”. Secondo quanto si apprende dall’Ansa, “una parte del celebre promontorio della Maga, patrimonio storico, naturale e archeologico, è finito nel listino di un’agenzia immobiliare per 300mila euro”, per un totale complessivo di 199,5 ettari.
La Regione Lazio – si legge – è intervenuta a seguito delle proteste di associazioni ambientaliste per salvaguardare l’area e ha deciso di dare mandato alla direzione Demanio e Patrimonio per l’acquisto. Nei prossimi giorni, dunque, “procederà con l’opzione di acquisto secondo le procedure previste dalla legge”.
Circeo in vendita, le rilevazioni di Legambiente e Federparchi
Per i terreni in vendita, Legambiente e Federparchi hanno approfondito le destinazioni e la zonizzazione del parco, sovrapponendo le mappe catastali con le tavole del Piano.
“Emerge – spiegano in una nota – come almeno il 90%, secondo il Piano di Assetto adottato del Parco Nazionale, ricade in zonizzazione A1 a Tutela Integrale e una porzione di circa il 10% è in sottozona B1, dove deve essere garantito il mantenimento delle condizioni attuali e una eventuale riqualificazione naturalistica”.
#Circeo in vendita @Legambiente e @Federparchi #Lazio “Bene acquisizione di @RegioneLazio” Studio zonizzazione e particelle: su 200ha in vendita, 90% è zona A1 a Tutela Integrale, il resto B1 a Mantenimento Condizioni, già impossibile il taglio boschivo https://t.co/DGJZ07ZjYA pic.twitter.com/RN5wZOrhLt
— Legambiente Lazio (@LegambienteLa) April 23, 2021
Riportano, dunque, il testo dell’annuncio: “ … la prestigiosa proposta include anche il “Picco di Circe”, che con i suoi 541 metri s. l. m. è il punto più alto di tutto il promontorio. NON ha sbocco al mare ed il terreno NON è edificabile. La proposta è rivolta soprattutto alle ditte o industrie che si occupano del TAGLIO e della RIVENDITA della LEGNA, poiché circa 110 ettari sono occupati da bosco produttivo. La specie principale è il Leccio costituente il 64,5% della produzione legnosa, seguito da: Orniello 16,7 %, Fillirea 7,9 %, Corbezzolo (6,8 %), Erica (3 %) e piante sparse di Alaterno, Roverella e Sughera … proprietà costituita da un unico corpo, alle pendici settentrionali del monte, in località “Quarto Caldo” e “Quarto Freddo”, con esposizione sud/nord, ed altezza minima di 54 metri s. l. m. Confinante con: strada privata “Aguet” (oliveto “Torre Paola”) e via provinciale di Torre Paola (in zona “Quarto Freddo”), via Vasca Moresca (in zona “Quarto Caldo”). Inserito nel “Parco Nazionale”, il territorio è interamente investito di vegetazione tipicamente mediterranea, patrimonio floristico di inestimabile valore naturalistico e paesaggistico, che contribuisce ad arricchire uno dei tratti più suggestivi del promontorio del Circeo e sicuramente quello più famoso per il riferimento che lega le sue creste, le sue rupi e i suoi antri all’ Odissea Omerica…”.
Legambiente e Federparchi: accelerare l’approvazione del Piano di Assetto
“Il Circeo non si vende, bene l’acquisizione da parte della Regione della porzione in vendita, è garanzia di rispetto delle previsioni di Piano di Assetto, piano che deve essere approvato definitivamente perché sia volano di sviluppo e fruizione sostenibile, e perché non si possano ripetere rischi simili nel futuro”, dichiarano Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio e Maurizio Gubbiotti coordinatore Federparchi nel Lazio.
“È sconcertante che si possa leggere un annuncio come quello che abbiamo visto – proseguono – e che con una leggerezza incredibile vi si scriva della possibilità di un taglio boschivo, in realtà totalmente impossibile in gran parte della proprietà, perché ricadente nell’area a tutela integrale, e impossibile anche nella porzione in sottozona B1 dove ogni iniziativa antropica deve garantire il mantenimento delle condizioni attuali”.
Legambiente e Federparchi chiedono, dunque, alla Regione, di completare velocemente l’acquisizione e di accelerare con l’approvazione del Piano di Assetto.