L’efficienza energetica e la produzione di energia attraverso fonti rinnovabili rappresentano senza ombra di dubbio la vera rivoluzione che i consumatori possono mettere in atto.

In realtà si tratta di un processo già in atto che aumenta di anno in anno le sue dimensioni. Come ricorda Legambiente nel suo Rapporto sui Comuni rinnovabili, in dieci anni sono diventati oltre un milione gli impianti da fonti rinnovabili presenti in Italia e oltre 180 mila sono quelli del solare fotovoltaico realizzati negli ultimi due anni senza incentivi. Oltre 3 mila Comuni in tutta Italia producono più energia di quanta ne consumino le famiglie residenti. E ci sono 40 Comuni 100% rinnovabili: qui le energie pulite soddisfano tutti i consumi elettrici e termini e riducono le bollette di cittadini e imprese.

Ed è sempre Legambiente che, nel corso del convegno “Nuove tecnologie e nuove fonti energetiche”, organizzato da Adiconsum nell’ambito del progetto No Problem, ha ribadito che per far in modo che questa rivoluzione sia effettiva “è importante valorizzare il ruolo del prosumer, del cittadino che è allo stesso tempo consumatore e produttore di servizi, permettendogli di scegliere il modo migliore per alimentare energeticamente la sua casa”. Lo dice Edoardo Zanchini, vice presidente dell’associazione ambientalista che ribadisce inoltre quanto sia importante che questo cambiamento parta dal basso e si radichi nei comportamenti del consumatore.

E non c’è momento migliore di questo per mettere in atto la trasformazione della produzione energetica. Lo sottolinea, nel corso del suo intervento ai lavori della giornata, Alessandro Giubilo di Flexienergiy per il quale mai come ora esiste una congiuntura assolutamente favorevole di elementi che vanno dall’affidabilità della tecnologia agli incentivi fiscali, che potrebbero favorire il passaggio ad un’economia circolare.

Ed è proprio la circolarità dell’economia che potrà forse metterci in salvo dai processi degenerativi prodotti dal sistema di produzione che abbiamo fin qui adottato. “Impariamo a riprodurre ciò che da millenni fa la natura”, sottolinea Valerio Rossi Albertini, fisico del CNR e volto noto della televisione. “Scienza, tecnologia e quotidianità della vita dei consumatori sono strettamente collegati, così come l’ambiente e la salute dei cittadini. Ne consegue che la produzione dell’energia compatibile con l’ambiente non è a sé stante ma si inserisce all’interno di un cambiamento del sistema economico che deve diventare anch’esso compatibile con l’ambiente”.


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