Garantire trasparenza e disponibilità delle informazioni per il funzionamento dei sistemi elettrici, rafforzare gli standard di sicurezza delle reti e approvare le linee guida sulle congestioni transfrontaliere. Queste le conclusioni in tema XIII Florence Forum per la regolazione dell’energia elettrica. Sono state infatti pubblicate sul sito della Commissione Europea i "risultati" dell’ultimo Forum, organizzato a Firenze dall’esecutivo Ue in collaborazione con l’Autorità per l’energia elettrica e il gas italiana.

In particolare le conclusioni del Forum hanno riguardato le problematiche delle congestioni transfrontaliere, con l’analisi dell’applicazione delle "linee guida" sui metodi per la risoluzione di tali congestioni. Queste "linee guida" dovrebbero essere approvate dalla Commissione Europea prima della fine dell’anno e la loro attuazione monitorata dalle Autorità nazionali; la trasparenza e disponibilità delle informazioni, necessarie anche per incoraggiare gli investimenti, riducendo i livelli di rischio; lo sviluppo delle sette Iniziative regionali (ERI), avviate nell’anno 2006 dai Regolatori nazionali (attraverso il CEER) con la Commissione; per una di esse (quella per il Centro-Sud Europa) l’Autorità italiana ha assunto un ruolo di leadership lo scorso febbraio; e la sicurezza delle reti; la UCTE (Union for the Co-ordination of Transmission of Electricity) ha informato il Forum circa i lavori in corso per un rafforzamento degli standard di sicurezza delle reti, e il lancio di uno studio approfondito degli effetti, sulle reti esistenti, derivanti dall’aumento della produzione elettrica da fonte eolica e altri generatori minori distribuiti.

Durante il Forum sono state inoltre presentate dai partecipanti le prime valutazioni sul Libro Verde pubblicato lo scorso marzo. Il Presidente dell’Autorità italiana, Alessandro Ortis, anche nella sua veste di vice-Presidente del CEER (Council of European Energy Regulators), ha anticipato alcune osservazioni, sottolineando come "Il Libro verde prenda le mosse dalle norme comunitarie formalmente esistenti, ma non tutte sono già state recepite o implementate nei vari Paesi membri. Il conseguente quadro normativo UE, di riferimento reale, non risulta pertanto sufficientemente omogeneo; vanno perciò superate alcune persistenti asimmetrie nazionali, che ancora limitano la promozione degli investimenti e non assicurano un’adeguata fair competition, a livello di mercato unico".

Ortis ha inoltre evidenziato la necessità di "Separare la proprietà dei monopoli infrastrutturali dalle altre attività liberalizzate (ad esempio produzione, trading, vendita) al fine di creare una politica europea volta a favorire la competitività deve basarsi anche sullo sviluppo di infrastrutture (reti di trasporto dell’elettricità o del gas, stoccaggi per il gas) che garantiscano, a tutti gli operatori concorrenti, servizi resi in modo trasparente e senza discriminazioni".


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