Il Governo ha espresso parere favorevole per l’assegnazione del marchio DOP (Denominazione di origine protetta) ai Marroni di Monfenera, seguirà, ora, l’iter per il riconoscimento ufficiale da parte dell’Unione europea. Secondo quanto ha rilevato la Cia (Confederazione italiana agricoltori) i Marroni del Monfenera sono coltivati, prodotti e confezionati nel territorio della provincia di Treviso, in particolare nei comuni di Borso del Grappa, Crespano del Grappa, Paderno del Grappa, Possagno, Cavaso del Tomba, Poderobba, San Zenone degli Ezzellini, Fonte, Asolo, Maser, Castelcucco, Monfumo, Cornuda, Montebelluna, Caerano di San Marco, Crocetta del Montello, Volpago del Montello, Giavera del Montello, Nervesa della Battaglia.

Grazie ad un atto del 1351, gli agricoltori hanno potuto attestare che la coltivazione di questo prodotto risale al periodo medievale: veniva trasportato in grande quantità al mercato di Treviso e da questo, lungo il Sile, raggiungeva Venezia. Anche secoli successivi, secondo altre fonti notarili e non solo, il Marrone del Monfenera, oltre ad essere coltivato e tutelato con grande dedizione, veniva utilizzato come integrazione alimentare e prodotto di scambio per le famiglie residenti nell’area di coltivazione.

Oggi i marroni e le castagne, sono gustati sulle tavole non solo secchi, bolliti o arrostiti, ma anche in piatti più sofisticati come risotti, minestre e zuppe di legumi, oppure in creme pasticcere, polenta e biscotti. Non bisogna dimenticare, infine, che dai fiori di castagno le api ricavano una particolare qualità di miele dal sapore caratteristico e dal colore ambrato.


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