Euribor e IRS ai valori minimi storici (IRS a 20 anni di poco superiore allo 0,7% ed Euribor 3 mesi a -0,29%) e politiche commerciali aggressive da parte delle principali banche continuano a creare anche nel secondo trimestre 2016 condizioni ottimali per privati e famiglie che intendono sottoscrivere un nuovo mutuo per l’acquisto della casa.
Per un mutuo di 120.000 euro, durata 20 anni, valore immobile 200.000 euro, i migliori spread si posizionano nel secondo trimestre 2016 attorno all’1,15% per i mutui a tasso variabile e all’1,00% per i mutui a tasso fisso.
Ma l’offerta di mutui a prezzi sempre più vantaggiosi non è sufficiente a sostenere una crescita della domanda: la variazione del numero di richieste di nuovi mutui e surroghe passa – nel corso del secondo trimestre 2016 – dal +9% di aprile al +3% di maggio sino al -5% di giugno, con un ritorno del segno negativo dopo 35 mesi consecutivi di performance positiva.
La mancanza di un ritorno di interesse sul tema acquisto casa spinge di nuovo verso il basso l’andamento dei prezzi degli immobili residenziali. Nel secondo trimestre 2016 i prezzi al mq degli immobili residenziali forniti in garanzia al mutuo registrano un calo del -4,2% (dopo aver registrato un -2,4% sull’intero 2015 vs il 2014). Analizzando le diverse tipologie di immobili residenziali, nel secondo trimestre 2016 il prezzo/mq per gli immobili usati registra una contrazione piuttosto consistente, pari a-5,9%, mentre il prezzo/mq dei nuovi immobili subisce una riduzione minore, pari a -1,3%.
Queste le più significative evidenze che emergono dalla nuova edizione della Bussola Mutui, il bollettino trimestrale firmato CRIF e MutuiSupermarket.it che offre una panoramica aggiornata e completa delle tendenze in atto nel mercato italiano dei mutui residenziali e immobiliare.


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