Diritto all'oblio oncologico, approvata la legge. Il Senato ha dato l’ok all’unanimità

Diritto all'oblio oncologico, approvata la legge. Il Senato ha dato l’ok all’unanimità (foto Pixabay)

È stata approvata la legge sul diritto all’oblio oncologico. “Il via libera definitivo e all’unanimità al disegno di legge è arrivato dall’Aula del Senato, dopo l’ok già ricevuto dalla Camera, con 139 voti favorevoli”. (Ansa)

“Con l’approvazione definitiva all’unanimità della legge sull’oblio oncologico, che il Governo ha fortemente sostenuto, vinciamo una battaglia di civiltà a difesa delle persone guarite dal cancro – afferma il Ministro della Salute Orazio Schillaci. – Ringrazio i parlamentari di tutte le forze politiche, che con questo provvedimento hanno contribuito a restituire alle persone che si sono lasciate alle spalle un tumore la possibilità di vivere una vita piena senza steccati e discriminazioni”.

Plaudono anche AIOM e Fondazione AIOM: “l’approvazione della legge sul diritto all’oblio oncologico pone l’Italia all’avanguardia in Europa. Si tratta di una battaglia di civiltà che segna la fine di troppe discriminazioni subite finora dai cittadini guariti dal cancro. Siamo orgogliosi di aver contribuito a questo importante risultato”

Oblio oncologico, cosa prevede la legge

Francesco Perrone, Presidente AIOM, ricorda che grazie a questa legge “i cittadini guariti dal cancro in Italia non saranno più discriminati nella vita sociale, professionale e familiare”.

“Sono infatti previste specifiche norme che tutelano gli ex pazienti da possibili discriminazioni nel campo assicurativo e finanziario, oltre che nell’ambito lavorativo. La Legge approvata anche al Senato – ricorda Perrone – prevede il divieto di richiedere informazioni su una pregressa patologia oncologica dopo 10 anni dal termine dei trattamenti, in assenza di recidiva di malattia in questo periodo. Per i pazienti in cui la diagnosi sia antecedente ai 21 anni, questo limite è ridotto a 5 anni“.

“La legge, inoltre, non tutela solo nei rapporti con banche e assicurazioni, ma anche in sede concorsuale, qualora sia prevista un’idoneità fisica e nell’ambito dei procedimenti di adozione. È, pertanto, una legge più avanzata rispetto a quanto stabilito in altri Stati che hanno già adottato norme su questo tema”, sottolinea il presidente AIOM.

È inoltre previsto che, con procedure da definire attraverso un tavolo tecnico del Ministero della Salute, vengano istituite tabelle che consentano di ridurre ulteriormente questi tempi, in base alla differente patologia oncologica.

“Siamo pronti a collaborare con le Istituzioni per definire le tabelle e rendere subito operativa nei dettagli la nuova norma – spiegano Saverio Cinieri (Presidente Fondazione AIOM) e Giordano Beretta (Past President Fondazione AIOM) -. Sono 3,6 milioni le persone che in Italia vivono con una diagnosi di cancro, e circa un milione deve essere considerato guarito. È indispensabile permettere ai pazienti, soprattutto ai più giovani, di godere di una vita libera e completa dopo la fine delle cure”.

Cinieri e Beretta ricordano, infine, che già “nel febbraio 2022 la Commissione Europea, nell’ambito del Piano Oncologico Europeo, ha auspicato che tutti gli Stati membri si dotino di una legge sul ‘Diritto all’Oblio Oncologico’ entro il 2025. Negli ultimi due anni, Fondazione AIOM ha lanciato una campagna informativa importante ed efficace, #iononsonoilmiotumore. Con la nostra petizione on line abbiamo raccolto oltre 108mila firme. È stata una battaglia molto importante, che ha contribuito a raggiungere questo importante risultato”.


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