
Le riaperture e la scuola superiore: no, la dad non è finita
In zona rossa la scuola superiore va in presenza dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione, dal 70% al 100%. Le riaperture e il nodo scuola
Nella scuola superiore vanno in presenza, in tutta Italia, “almeno il 50% degli studenti”, si legge nel comunicato stampa di Palazzo Chigi. Nella scuola superiore la presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75% degli studenti, in zona gialla e arancione dal 70% al 100%. Dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico la scuola superiore si muoverà dunque in questa forchetta.
Non tutti saranno in presenza, ci sarà una percentuale variabile di didattica a distanza. Secondo le stime diffuse da Tuttoscuola, dal 26 aprile almeno 7,6 milioni di alunni saranno in classe, quasi nove su dieci (considerati tutti gli ordini di scuola). Ma le difficoltà dei trasporti, il problema mai risolto degli spazi e le criticità denunciate dalle scuole (un film già visto: gli argomenti sono gli stessi di dicembre e dello scorso anno) fanno sì che non ci sia un rientro unico e generalizzato.

La scuola dal 26 aprile a fine anno
Nel comunicato stampa diffuso ieri dal Consiglio dei Ministri, alla voce scuola e università si legge questo:
«Dal 26 aprile e fino alla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021, è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi per l’infanzia, della scuola dell’infanzia, della scuola primaria (elementari), della scuola secondaria di primo grado (medie), e, per almeno il 50 per cento degli studenti, della scuola secondaria di secondo grado (licei, istituti tecnici etc.). Nella zona rossa, l’attività didattica in presenza è garantita fino a un massimo del 75 per cento degli studenti ed è sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Nelle zone gialla e arancione, l’attività in presenza è garantita ad almeno il 70 per cento degli studenti, fino al 100 per cento».
Dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni l’Università si svolge «prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno».
Tuttoscuola: almeno 7,6 milioni di studenti in presenza
La variabilità dell’effettiva presenza a scuola, in classe, riguarda dunque la scuola superiore. Secondo l’analisi di Tuttoscuola, in base alla capienza delle scuole e al “colore” delle Regioni gli alunni in presenza per tutte le scuole saranno compresi fra tra 7,6 e 8,5 milioni.
«Le reazioni e le preoccupazioni del mondo della scuola e delle regioni per le problematiche dei trasporti e degli spazi hanno portato il Governo ad adottare una soluzione condivisa per il rientro in sicurezza di milioni di alunni dal lunedì prossimo e fino al termine delle attività didattiche a giugno – spiega Tuttoscuola – Non sono previsti rientri generalizzati o uguali per tutti, ad eccezione di 5,7 milioni tra bambini della scuola dell’infanzia e alunni di primaria e secondaria di I grado che potranno essere tutti a scuola, compresi 106mila alunni del 2° e 3° anno della secondaria di I grado che nelle zone rosse questa settimana sono ancora in DAD».
Gli studenti della scuola superiore sono 2,8 milioni. Per loro gli incroci possibili sono diversi, fra zone rosse e decisioni delle istituzioni scolastiche. “Ipotesi improbabile”, riconosce Tuttoscuola, che siano tutti in presenza. Secondo le stime di Tuttoscuola si può considerare un minimo di 1 milione e 899mila studenti delle superiori a scuola e 895mila alternativamente in didattica a distanza. Nel caso in cui nessuna regione si trovasse in zona rossa, stima ancora il portale, si avrebbero in presenza quasi 2 milioni di studenti della scuola superiore (1.956.106 pari al 70%) e in dad 838.331 studenti.

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- Giornalista professionista. Direttrice di Help Consumatori. Romana. Sono arrivata a Help Consumatori nel 2006 e da allora mi occupo soprattutto di consumi e consumatori, società e ambiente, bambini e infanzia, salute e privacy. Mi appassionano soprattutto i diritti, il sociale e tutti quei temi che spesso finiscono a fondo pagina. Alla ricerca di una strada personale nel magico mondo del giornalismo ho collaborato come freelance con Reset DOC, La Nuova Ecologia, Il Riformista, IMGPress. Sono laureata con lode in Scienze della Comunicazione alla Sapienza con una tesi sul confronto di quattro quotidiani italiani durante la guerra del Kosovo e ho proseguito gli studi con un master su Immigrati e Rifugiati. Le cause perse sono il mio forte. Hobby: narrativa contemporanea, cinema, passeggiate al mare.
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