
Biossido di titanio al bando da questa estate
Biossido di titanio, stop come additivo alimentare da questa estate
Da questa estate sarà vietato l’uso del biossido di titanio come additivo alimentare. La Commissione europea il 14 gennaio ha adottato il divieto d’uso dell’E171 che si applicherà dopo un periodo transitorio di sei mesi
Da questa estate sarà vietato il biossido di titanio. Stop dunque all’uso di questo additivo alimentare a partire dal prossimo periodo estivo. La Commissione europea il 14 gennaio ha infatti adottato il divieto di utilizzo del biossido di titanio come additivo alimentare (E171).
Il divieto, spiega la Commissione, si applicherà dopo un periodo transitorio di sei mesi. E questo significa che dall’estate di quest’anno l’additivo non dovrà più essere aggiunto ai prodotti alimentari.
“La sicurezza del cibo non è negoziabile”
«La sicurezza del cibo che mangiano i nostri cittadini e la loro salute non sono negoziabili – ha detto la commissaria responsabile per la salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides – Questo è il motivo per cui garantiamo un controllo rigoroso e continuo dei più elevati standard di sicurezza per i consumatori. Una pietra angolare di questo lavoro è garantire che solo sostanze sicure, supportate da solide prove scientifiche, raggiungano le nostre tavole».

Biossido di titanio, a cosa serve?
Il biossido di titanio viene usato per conferire il colore bianco a molti alimenti, prodotti da forno e creme spalmabili, zuppe, salse e integratori alimentari. E viene usato come colorante in una serie di prodotti come gomme da masticare, pasticcini, integratori alimentari, zuppe e brodi.
La sua funzione è quella di rendere il cibo visivamente più accattivante, di rendere il bianco più bianco o il colore più vivace, di dare colore a cibi che altrimenti sarebbero incolori o di ripristinare l’aspetto originale del cibo. È presente anche in cosmetici e farmaci.
La decisione della Commissione europea si basa su un parere scientifico dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) che ha concluso che l’E171 non può più essere considerato sicuro se utilizzato come additivo alimentare, in particolare perché non si possono escludere preoccupazioni in merito alla genotossicità, che è la capacità di una sostanza di danneggiare il DNA delle cellule. E la genotossicità a sua volta può avere effetti cancerogeni.
Gli Stati membri hanno approvato all’unanimità la proposta della Commissione, avanzata nell’autunno 2021.

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- Giornalista professionista. Direttrice di Help Consumatori. Romana. Sono arrivata a Help Consumatori nel 2006 e da allora mi occupo soprattutto di consumi e consumatori, società e ambiente, bambini e infanzia, salute e privacy. Mi appassionano soprattutto i diritti, il sociale e tutti quei temi che spesso finiscono a fondo pagina. Alla ricerca di una strada personale nel magico mondo del giornalismo ho collaborato come freelance con Reset DOC, La Nuova Ecologia, Il Riformista, IMGPress. Sono laureata con lode in Scienze della Comunicazione alla Sapienza con una tesi sul confronto di quattro quotidiani italiani durante la guerra del Kosovo e ho proseguito gli studi con un master su Immigrati e Rifugiati. Le cause perse sono il mio forte. Hobby: narrativa contemporanea, cinema, passeggiate al mare.
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