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Sicurezza dei giocattoli, il Parlamento europeo propone nuove regole

I giocattoli devono essere sicuri. Più sicuri rispetto a quanto siano ora. Bisogna evitare l’esposizione dei bambini alle sostanze chimiche attraverso nuove misure di sicurezza. Affrontare i rischi di privacy e sicurezza collegati ai giocattoli connessi, dunque alle nuove tecnologie. I marketplace online, che mettono in vendita giochi e giocattoli da tutto il mondo, devono intervenire per garantire che i giocattoli non sicuri vengano rimossi.

Sono le direttrici su cui si muove il Parlamento europeo che chiede un aggiornamento delle norme comunitarie per assicurare che la vendita di giocattoli sia privi di rischi per i bambini.

Sicurezza dei giocattoli, le proposte dei deputati

La  Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento europeo ha votato ieri la relazione sulla sicurezza dei giocattoli dei bambini. Nella relazione ci sono alcune proposte per rafforzare l’attuale normativa e assicurare che i giocattoli venduti sul mercato europeo, compresi quelli importati da altri paesi, siano sostenibili e sicuri. Il voto sulla relazione ci sarà nella plenaria di Gennaio 2022.

La Direttiva sulla sicurezza dei giocattoli è stata adottata nel 2009 per fissare i requisiti di sicurezza relativi ai rischi generali e particolari (chimici, fisici, meccanici, elettrici, di infiammabilità, igienici e di radioattività) per i giocattoli destinati ai bambini al di sotto dei 14 anni d’età. A dieci anni dall’adozione, la direttiva presenta ora delle lacune che vanno colmate e che si riferiscono sia alle regole sulle sostanze chimiche sia agli sviluppi del mercato in termini di tecnologia (giochi connessi) e di vendita dei giochi online.

Bisogna garantire che tutti i giocattoli venduti in Europa, anche da paesi terzi e anche via ecommerce, siano sicuri.  Nonostante le norme europee sulla sicurezza dei giocattoli, infatti, sul mercato soprattutto online arrivano giocattoli da paesi terzi che non rispettano la legislazione europea.

 

 

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Prodotti pericolosi, giocattoli al primo posto nel sistema di allerta europeo

 

Giocattoli e sicurezza dei bambini

Dunque, molti giocattoli venduti in Ue rappresentano ancora una minaccia per la sicurezza dei bambini. I deputati chiedono dunque alla Commissione di rafforzare le norme dell’UE sulla produzione e vendita di giocattoli nell’UE, per garantire che tutti i giocattoli immessi sul mercato dell’UE siano conformi alla direttiva europea, indipendentemente da dove sono fabbricati. Questo significa migliorare la sorveglianza del mercato per garantire che circolino solo giocattoli conformi e sicuri.

Servono inoltre requisiti più rigorosi sulle sostanze chimiche. E bisogna stare al passo coi tempi e dunque, con l’aggiornamento degli stessi giocattoli. Nuovi giocattoli, insomma, possono presentare rischi sconosciuti in passato, come accade per i giocattoli connessi alla rete.

Giocattoli e sostanze chimiche

I giocattoli che vengono immessi sul mercato dell’UE devono essere conformi alla direttiva sulla sicurezza dei giocattoli e alle leggi specifiche dell’UE sulle sostanze chimiche, ricordano i deputati. La Commissione dovrebbe dunque garantire che gli interferenti endocrini siano vietati nei giocattoli non appena vengono identificati. Inoltre, la Commissione deve decidere se sia necessario abolire l’attuale distinzione tra i giocattoli destinati ai bambini di età inferiore a 36 mesi e quelli destinati ai bambini più grandi.

Nell’attuale normativa, infatti, i valori limite delle sostanze chimiche vengono applicati solo ai giocattoli per i bambini sotto i 36 mesi e per i giocattoli destinati a essere messi in bocca. I valori attuali per sostanze pericolose, come nistrosamine e nitrosabili, vengono considerati troppo elevati dal Parlamento europeo.

Giocattoli connessi

Quando si parla di giocattoli si parla anche di tecnologia. La sicurezza dei giocattoli è dunque legata anche ai nuovi rischi, sconosciuti in passato, collegati a giochi nuovi e allo sviluppo della tecnologia.

Sottolineando che i giocattoli connessi (dice in una nota il Parlamento europeo) «creano nuove vulnerabilità e rappresentano un rischio per la sicurezza, la privacy e la salute mentale dei bambini, i deputati incoraggiano i produttori a integrare meccanismi di sicurezza e protezione nella progettazione dei loro giocattoli, ad esempio, contro le minacce informatiche, e chiedono alla Commissione di affrontare queste questioni nella legislazione dell’Ue».

Giocattoli online

C’è poi l’ecommerce. I deputati sottolineano che i marketplace online «dovrebbero essere obbligati ad assumersi maggiori responsabilità nel garantire la sicurezza e la conformità dei giocattoli venduti sulle loro piattaforme», ad esempio rimuovendo i giocattoli non sicuri e facendo in modo di prevenire la loro ricomparsa online.


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