Come fare per... affrontare i rischi del deepfake nell'Era dell’influencer marketing (Foto Pixabay)

Nel panorama in continua evoluzione del marketing digitale, l‘influencer marketing è emerso come un potente strumento per i brand di raggiungere il loro pubblico di riferimento. Sfruttando la popolarità e la credibilità degli influencer/creators sui social media, le aziende possono amplificare i loro prodotto e favorire connessioni autentiche con i consumatori attraverso l’advertising. Tuttavia, con il progredire della tecnologia, aumentano anche i rischi ad essa associati. Uno di questi rischi si nasconde nell’ombra: la proliferazione del deepfake e il suo potenziale dirompente nel mondo del marketing.

La tecnologia deepfake, anche grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI) consente di creare video o immagini false altamente realistiche utilizzando algoritmi per manipolare o sovrapporre immagini già esistenti. Inizialmente riconosciuta per il suo potenziale nell’ambito dell’intrattenimento, dello sviluppo, e delle attività creative, il deepfake ha acquisito notorietà per il suo uso improprio in varie attività dannose, tra cui la disinformazione, la frode e il furto di identità.

 

Influencer, l’Agcom pubblica le linee guida: tutela minori e trasparenza pubblicità (Foto di Gerd Altmann da Pixabay)

 

Safer internet day: i rischi di un marketing “truffaldino”

Nell’era dei social, le implicazioni della tecnologia deepfake sono potenzialmente devastanti. Uno dei principi fondamentali su cui si basa l’influencer marketing è l’autenticità. Il pubblico si rivolge agli influencer e ai creators proprio perché si fida del fatto che forniscono loro dei contenuti autentici. Tuttavia, questo patto di fiducia sta diventando sempre più labile e, l’ascesa del deepfake minaccia di erodere questo scambio tra venditore e consumatore confondendo i confini tra realtà e creazione.

Inoltre, la tecnologia deepfake pone sfide legali ed etiche alle campagne marketing. L’utilizzo delle sembianze di un influencer senza il suo consenso, ad esempio, può sollevare seri problemi di privacy e potrebbe comportare azioni legali. La diffusione di contenuti deepfake confonde i confini dei diritti di proprietà intellettuale, rendendo altrettanto difficile la regolamentazione e l’applicazione delle leggi sul copyright. Uno dei rischi più significativi, infatti, è il potenziale danno alla reputazione del marchio rappresentato dalla possibilità che i contenuti deepfake manipolino l’opinione pubblica e influenzino il comportamento dei consumatori.

In un mondo in cui la fiducia è già un bene scarso, la diffusione di falsi endorsement potrebbe portare a una diffusa disillusione e scetticismo tra i consumatori. Questo, a sua volta, potrebbe minare l’efficacia dell’influencer marketing nel suo complesso, rendendolo meno efficace il lavoro dei brand che cercano di entrare in contatto con il proprio pubblico di riferimento. Fortunatamente esistono degli accorgimenti da ricordare per non inciampare in queste truffe.

Consigli per riconoscere la collaborazione sponsorizzata

È sempre bene che i consumatori per primi adottino un comportano consapevole. Prima di fidarsi di un prodotto o un servizio promosso da un influencer, i consumatori dovrebbero verificare che la collaborazione sia chiaramente etichettata come sponsorizzata, rispettando le regole di un marketing trasparente. Per evitare di cadere vittima di inganni, è bene prestare attenzione ad alcuni dettagli, come ricorda il Centro Europeo Consumatori Italia:

  • Etichettatura chiara: Gli influencer dovrebbero indicare chiaramente quando un contenuto è sponsorizzato, utilizzando hashtag (Es. #ADV) e “adesivi” forniti dalla piattaforma. Questa trasparenza è essenziale per garantire che i consumatori siano consapevoli della natura pubblicitaria della collaborazione.

  • Canali ufficiali: I consumatori dovrebbero verificare che l’annuncio della collaborazione venga fatto attraverso i canali ufficiali dell’influencer e dell’azienda. Qualsiasi discrepanza potrebbe essere un segno di possibile manipolazione.

  • Rispetto delle regole: Gli influencer professionali e le aziende corrette seguono rigorosamente le regole stabilite dalle piattaforme social e dalle autorità di regolamentazione. Questo include la divulgazione trasparente delle collaborazioni.

Il nuovo progetto della Commissione Europea: l’Influencer Legal hub

“È fondamentale che i consumatori prestino attenzione e si assicurino che le collaborazioni tra gli influencer e le aziende siano autentiche e in linea con le regole del settore – spiega il Centro Europeo Consumatori Italia – Chi, infatti, svolge la professione di influencer, promuovendo abitualmente prodotti o servizi, è paragonato ad un venditore per la normativa europea. Un influencer deve quindi preoccuparsi di svolgere la propria attività secondo le regole. Sul tema si è mossa anche la Commissione Europea, approntando uno strumento per sensibilizzare chi si approccia a tale professione: è stata infatti creata l’Influencer Legal Hub, una piattaforma dove gli influencer possono avere a portata di mano tutte le informazioni sulle norme applicabili e su come tenere un comportamento corretto”.

Gli influencer stessi, quindi, svolgono un ruolo cruciale nella lotta alla diffusione dei contenuti deepfake, essendo trasparenti e autentici nelle loro interazioni con il pubblico. Promuovendo connessioni genuine e costruendo la fiducia nel tempo, essi possono inoculare i loro follower contro l’influenza dei contenuti falsi.

Sebbene l’influencer marketing rimanga uno strumento prezioso per coinvolgere i consumatori nell’era digitale, l’emergere della tecnologia deepfake introduce nuove sfide e rischi che non possono essere ignorati. Rimanendo vigili, esercitando cautela e sostenendo i principi di autenticità e trasparenza, i marchi e gli influencer possono navigare nelle acque insidiose della tecnologia deepfake e uscirne con la reputazione intatta.

 

di Aurora Cusumano


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