Come mettere la privacy in valigia? I consigli del Garante
Metti la privacy in valigia e non lasciare a casa il buon senso. Anche in vacanza e anche sui dati personali che si rischia di condividere con troppa facilità. La guida e-state in privacy e i suggerimenti del Garante su selfie e foto, chat e social network quando si è in vacanza (e non solo)
Metti la privacy in valigia e non lasciare a casa il buon senso. Anche in vacanza e sui dati personali che si rischia di condividere con troppa facilità. “La miglior difesa anche nel periodo delle vacanze è usare con consapevolezza e attenzione le nuove tecnologie e gestire con accortezza i nostri dati personali, ricordando semplici regole che tutti possono mettere in campo”: è quanto ricorda il Garante Privacy che ha realizzato online una pagina con una serie di suggerimenti su selfie e foto, protezione di smartphone tablet, acquisti online, uso di app, chat e social network quando si è in vacanza (e non solo).
Diversi i suggerimenti del Garante, da quelli più semplici – disattivare le opzioni di geolocalizzazione – a quelli che implicano una protezione tecnologica dei propri dispositivi, insieme all’invito generale a “evitare SEMPRE (il maiuscolo è del Garante, ndr) di diffondere online informazioni molto personali come l’indirizzo di casa o le foto del proprio appartamento”.
Rimandando dunque all’approfondimento del Garante per l’elenco dettagliato dei consigli sulla privacy d’estate e in valigia, vale di sicuro la pena di riportarne un paio di indicazioni di cui è meglio tenere conto. Una riguardo alle fotografie, l’altra alle possibili truffe a tema vacanze.
Sotto il sole estivo, non esporti troppo con selfie e foto: protezione alta soprattutto per i minori
Non tutti vogliono apparire online, essere riconosciuti o far sapere dove e con chi si trovano durante le ferie estive. Se si postano foto o video in cui compaiono altre persone, è sempre meglio prima accertarsi che queste siano d’accordo, specie se si inseriscono poi anche dei tag con nomi e cognomi.
È abitudine diffusa condividere foto e video dei propri figli. È bene essere sempre consapevoli che le immagini dei minori pubblicate on line possono finire anche nelle mani di malintenzionati: meglio quindi evitare di “postarle”, oppure almeno utilizzare alcune accortezze, come rendere irriconoscibile il viso del minore (ad esempio, utilizzando programmi di grafica per “pixellare” i volti, semplici da usare e disponibili anche gratuitamente online, o posizionando semplicemente sopra una “faccina” emoticon). Altra possibilità è quella di limitare le impostazioni di visibilità delle immagini alle sole persone fidate.
Attenzione ai “pacchi” estivi
È bene fare attenzione a eventuali messaggi con straordinarie offerte su viaggi e affitti di case per le vacanze, da ottenere, ad esempio, cliccando su link che richiedono dati personali o bancari.
Virus informatici, software spia, ransomware e phishing possono essere in agguato. Truffe molto frequenti riguardano messaggi o telefonate su presunti ritardi o annullamenti di aerei, treni, alloggi, ecc., problemi con la prenotazione della camera o dell’appartamento, addebiti o mancati pagamenti per viaggi, soggiorni o vacanze. All’utente viene chiesto di fornire dati personali, stipulare contratti sostitutivi o inviare con urgenza pagamenti, con la pressione di dover agire immediatamente per non perdere l’agognata vacanza.
In tutti questi casi, se si hanno dei dubbi sulla veridicità del messaggio, è fondamentale non cliccare istintivamente sui link eventualmente presenti, non rispondere direttamente ai messaggi ricevuti e non chiamare eventuali numeri indicati (si potrebbe essere vittima di spoofing o di altri tentativi di truffa o sottrazione di dati). Meglio ricercare online i contatti dei presunti mittenti dei messaggi (aziende di trasporto, hotel, ecc.) e chiedere informazioni ricorrendo a canali ufficiali e sicuri.
Un altro tipo di minaccia informatica che non va in vacanza è quella dei siti fraudolenti, come ad esempio quelli che si presentano come copie estremamente realistiche di siti ufficiali molto conosciuti nel settore dei pacchetti vacanze, dei viaggi aerei, delle prenotazioni di hotel o di altre strutture ricettive, o che comunque cercano di apparire come legittimi. È quindi bene fare sempre estrema attenzione ai dettagli (errori nei testi, stranezze nella grafica, ecc.) che possono rivelare che si tratta di un sito fraudolento. Altri elementi che dovrebbero insospettire sono offerte a un prezzo significativamente più basso rispetto alla media del mercato, discrasie tra il nome della struttura e il destinatario del pagamento o richieste di bonifici internazionali.
Accortezze utili possono essere quelle di controllare che l’indirizzo internet dei siti su cui si fanno pagamenti online non appaia anomalo (ad esempio, verificando se corrisponde al nome dell’azienda che dovrebbe gestirlo) e che vengano rispettate le procedure di sicurezza standard per i pagamenti online (ad esempio, la URL – cioè l’indirizzo – del sito deve iniziare con “https” e avere il simbolo di un lucchetto).
In generale, se si utilizzano servizi online per prenotare hotel, viaggi aerei, automobili a noleggio, ecc., è più prudente usare carte prepagate o altri sistemi di pagamento che permettono di evitare la condivisione del proprio conto bancario o della carta di credito.
Per tenere sotto controllo eventuali addebiti non autorizzati è utile controllare spesso le transazioni sul conto corrente bancario e sulle carte di credito, magari impostando sistemi di alert in tempo reale sui servizi di e-banking. In caso di anomalie, rivolgersi subito alla propria banca o al gestore delle carte.