Hot Chip Challenge, sospesa la vendita della patatina super piccante (Foto Pixabay)

È stata sospesa la vendita della patatina super piccante venduta in una confezione a forma di bara, che spopola come una sfida su TikTok tra i giovanissimi, la “Hot Chip Challenge“. Lo ha comunicato sabato l’Unione Nazionale Consumatori, che aveva segnalato il prodotto ad Antitrust, ministero della Salute e Nas.

«Vittoria! Sospesa la vendita e cancellata la patatina dai listini del distributore italiano – ha detto Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – Il professionista, contro il quale l’Antitrust ha avviato il procedimento, aveva 5 giorni per presentare documenti e memorie ed evitare la sospensione provvisoria della pratica, ossia della vendita del prodotto».

Hot Chip Challenge, il caso

L’Antitrust aveva infatti avviato un procedimento sulla patatina super piccante a forma di bara, la “Hot Chip Challenge“, che spopolava tra le sfide su TikTok. Sulla questione era già intervenuto, a ottobre, il Ministero della Salute, che aveva assegnato ai carabinieri del Nas il compito di indagare sulla patatinaa seguito di un esposto inviato dall’UNC. L’associazione aveva sollevato alcuni dubbi sui rischi per la salute legati al consumo della Hot Chip Challenge: “se il prodotto rappresenta un rischio diretto o indiretto per la salute umana, se è conforme ai requisiti generali della legislazione alimentare, anche in materia di etichettatura e se la pratica commerciale è corretta”.

Sospesa la vendita della patatina

Spiega Dona: «Ebbene il professionista, ossia la società DAVE’S s.r.l., distributore in Italia della “Hot Chip Challenge” (patatina prodotta da una società della Repubblica Ceca, la Hot-Chip s.r.o.), ha presentato la propria memoria difensiva, annunciando di aver sospeso la vendita del prodotto, cancellato il prodotto dai listini e la propria pubblicità su tutti i media. Insomma, esattamente quello che chiedevamo. Non possiamo, quindi, che esprimere soddisfazione per questo risultato che tutela la salute e la sicurezza dei consumatori, specie quelli più fragili e vulnerabili in quanto minori ed adolescenti. Il richiamo ad una challenge, ossia ad una sfida, era infatti un modo per accrescere l’attrattività del prodotto, inducendo i ragazzi a trascurare le normali regole di prudenza e vigilanza. Naturalmente, l’Antitrust ha conseguentemente deliberato di non adottare alcuna misura cautelare»

Per l’Antitrust infatti, ricorda l’Unione Nazionale Consumatori, “le iniziative realizzate dal Professionista, consistenti nella sospensione della vendita del prodotto e, ancor di più, nella sospensione di qualsiasi pubblicità su tutti i media del prodotto “Hot Chip Challenge”, costituiscono misure idonee a impedire l’ulteriore diffusione delle condotte identificate nella comunicazione di avvio del sub-procedimento cautelare. In ragione di quanto sopra, le misure adottate da DAVE’S S.r.l. e comunicate all’Autorità risultano, quindi, adeguate a evitare il protrarsi, nelle more del procedimento, del periculum derivante dalle condotte indicate nella comunicazione di avvio dell’istruttoria e del sub-procedimento cautelare”.

In conclusione, “ritenuto, pertanto, che dall’esame degli atti del procedimento e alla luce delle recenti misure presentate dal Professionista appare essere venuto meno, allo stato degli atti, il requisito della particolare urgenza (periculum in mora) delibera di non adottare la misura cautelare ai sensi dell’articolo 27, comma 3, del Codice del consumo e dell’articolo 8, del Regolamento”.


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