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L’Italia che resta a casa, ecco cosa fare e non fare fino al 3 aprile
Si può andare a fare la spesa e in farmacia. No alla creazione di assembramenti. Ci si muove per motivi di lavoro, di salute e necessità
Si può andare a fare la spesa. Farmacie e negozi di alimentari rimangono aperti. I grandi centri commerciali chiudono sabato e domenica. Asili, scuole e università saranno chiusi fino al 3 aprile. Stop a palestre, piscine, pub, cinema, discoteche, eventi, convegni e manifestazioni. Non è vietato uscire a fare una passeggiata ma bisogna evitare la creazione di assembramenti. Sono le indicazioni di base che valgono su tutto il territorio nazionale dopo il provvedimento che ha decretato l’intera Italia zona protetta per contrastare l’emergenza coronavirus e frenarne la diffusione.

Si può andare a lavoro?
Gli spostamenti in entrata, in uscita e all’interno dell’Italia sono consentiti solo per motivi di lavoro o per motivi di salute o per necessità particolari (come fare la spesa). Le motivazioni degli spostamenti possono essere attestate attraverso dei moduli di autodichiarazioni che vengono forniti dalle forze dell’ordine durante i controlli.
Si può fare la spesa?
Si può andare a fare la spesa. Il gestore deve però garantire un accesso con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone. Nelle giornate festive e prefestive restano chiuse le medie e grandi strutture di vendita, gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e i mercati. Restano invece aperti i negozi di generi alimentari, le farmacie e le parafarmacie.
Sono previste delle restrizioni di orario per bar e ristoranti che possono stare aperti dalle sei di mattina fino alle 18.00. Durante l’apertura i gestori devono garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di 1 metro. Farmacie e parafarmacie aperte, sempre con accesso in modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone.
Indicazioni stringenti per le strutture di lungo degenza e il pronto soccorso
Salve diverse indicazioni del personale sanitario, è vietato agli accompagnatori dei pazienti di rimanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione dei pronto soccorso. L’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitato ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione.
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Scrive per noi

- Giornalista professionista. Direttrice di Help Consumatori. Romana. Sono arrivata a Help Consumatori nel 2006 e da allora mi occupo soprattutto di consumi e consumatori, società e ambiente, bambini e infanzia, salute e privacy. Mi appassionano soprattutto i diritti, il sociale e tutti quei temi che spesso finiscono a fondo pagina. Alla ricerca di una strada personale nel magico mondo del giornalismo ho collaborato come freelance con Reset DOC, La Nuova Ecologia, Il Riformista, IMGPress. Sono laureata con lode in Scienze della Comunicazione alla Sapienza con una tesi sul confronto di quattro quotidiani italiani durante la guerra del Kosovo e ho proseguito gli studi con un master su Immigrati e Rifugiati. Le cause perse sono il mio forte. Hobby: narrativa contemporanea, cinema, passeggiate al mare.
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