Malasanità, Confconsumatori parte civile nel processo al Tribunale di Ragusa
Confconsumatori potrà costituirsi parte civile nel processo presso il Tribunale di Ragusa sui casi di malasanità verificatesi nella città siciliana. E’ da gennaio 2011 che l’Associazione si batte per questo. Il processo è iniziato dopo le indagini avviate nel 2009 nei confronti del dottor Ignazio Civello, Direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Ragusa, e di altri medici e professionisti. Tra i fatti contestati e per cui si procede c’è, ad esempio, quello di avere spinto, abusando della propria qualità di pubblico ufficiale, i pazienti a scegliere, per l’esecuzione di un intervento chirurgico, il regime a pagamento di ALPI (Attività Libero Professionale Intramoenia).
Il Collegio del Tribunale di Ragusa ha motivato così la sua decisione: “Data la vasta latitudine degli interessi perseguiti e tutelati dalla Confconsumatori, estesi anche alla tutela della salute delle persone nei rapporti con le strutture pubbliche e private e con le aziende produttrici e distributrici di prodotti e servizi connessi alla salute delle persone, deve ammettersi la legittimazione di detta associazione a costituirsi parte civile in quanto tutti i reati contestati agli imputati astrattamente comportano lesioni, dirette ed immediate, degli interessi protetti da detta associazione dei consumatori”.
“Si tratta di un importante provvedimento con il quale viene ulteriormente riconosciuto il diritto di Confconsumatori ad essere parte nei procedimenti penali, ampliandone il raggio d’intervento” commenta Mara Colla, Presidente nazionale di Confconsumatori.
“É il primo provvedimento adottato dal Tribunale di Ragusa nell’ambito della tutela del diritto alla salute ed uno dei pochi in Sicilia. Anche per tali motivi si apre un nuovo fronte di tutela degli interessi dei cittadini utenti in un settore delicatissimo quale quello della sanità” hanno dichiarato l’avv. Samantha Nicosia, Responsabile provinciale dell’associazione e l’avv. Carmelo Calì Presidente Confconsumatori Sicilia che ha rappresentato in giudizio l’associazione nazionale.