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Caro panettone, si profila un Natale all'insegna dei rincari di pane e prodotti dolciari

Il panettone quest’anno costerà di più. C’è il serio rischio di un “caro panettone” che farà il paio con i previsti rincari del pane e della pasta. Come se non bastasse la stangata sulle bollette dell’energia, all’orizzonte si profilano rincari su tutti i prodotti panificati: pane, pasta e dolci. E anche se siamo ancora lontani (si fa per dire) dal periodo natalizio, il rischio è che quest’anno pandori e panettoni siano davvero amari per i consumatori.

La denuncia viene da CNA Agroalimentare che già qualche giorno fa ha ammonito: c’è «un calo della produzione di farina che sta portando a dei rincari su pane e pasta che a Natale potrebbero arrivare a oltre il 20% di incremento dei costi. I motivi sono ambientali e climatici, ma anche speculativi».

CNA Veneto: quest’anno il panettone costerà di più

Il problema è che stanno aumentando i costi di grano e farina.

L’allarme è stato rilanciato oggi da Cna Dolciari e Panificatori del Veneto: «Con il prossimo Natale il panettone potrebbe costare molto di più. Sono in atto vere e proprie speculazioni sul mercato internazionale, con preoccupanti ripercussioni sui bilanci delle famiglie e delle imprese già investite dagli aumenti delle bollette di luce e gas. Lo scenario preannuncia un preoccupante aumento su tutti i prodotti panificati, pane, pasta, dolci, causato dal difficile reperimento del grano italiano e internazionale, ma anche di olii e grassi vegetali. Aumenti che saranno già reali e concreti dalle prossime settimane».

 

Pane, aumentano i prezzi delle materie prime. Consumatori: fermare le speculazioni
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Frumento, cala la produzione e aumentano i prezzi

C’è un calo nella produzione di frumento. Secondo la sigla, le indicazioni più aggiornate dicono che la produzione mondiale di frumento duro nel 2021 è in calo del 2,1%. E questo soprattutto per la crisi dei raccolti in Nord America, penalizzati dalla siccità.

«In particolare, per il Canada si stima una contrazione dell’offerta del 27%, mentre per gli USA addirittura un -46% sul 2020, il livello più basso di sempre – dice CNA Veneto – I raccolti della UE dovrebbero aumentare dell’8,4% su base annua, attestandosi comunque a livelli più bassi rispetto a quelli medi dell’ultimo decennio. La riduzione dei raccolti mondiali determinerà una contrazione delle scorte globali, -15,6% rispetto al 2020. Col calo della coltivazione e l’incetta fatta da Pechino, il costo medio del frumento è salito del 35%. Senza provvedimenti si rischiano la crisi del settore dei pastifici, e i rincari al consumo fino a 1 euro al chilo, soprattutto per quella artigianale e di alta gamma».

In un anno il costo del frumento duro è aumentato del 9,9% e il prezzo di quello tenero del 17,7%. A ottobre si rischiano aumenti a doppia cifra per le farine. Tutto questo non può che ripercuotersi sui prezzi di pane e prodotti da forno. E col Natale all’orizzonte, il caro panettone sembra quasi certo.

Caro panettone, Codacons: più 140 milioni di spesa in più per i dolci di Natale

L’allarme sul caro panettone e sui rincari per i prodotti delle feste è immediatamente ripreso dal Codacons.

«Condividiamo le preoccupazioni dei produttori circa gli inevitabili rincari che si abbatteranno sui consumatori determinati dagli aumenti dei prezzi di farine e olii – commenta il presidente Carlo Rienzi – Le speculazioni che si stanno verificando sui mercati internazionali avranno ripercussioni sui listini di una vasta gamma di prodotti a largo consumo, dalla pasta al pane ai dolci, e interesseranno anche beni tipici del Natale, come panettoni e pandori».

Il mercato dei dolci di Natale, spiega l’associazione, vale circa 707 milioni di euro annui per quasi 100.000 tonnellate di panettoni e pandori prodotti. Se davvero ci fosse un aumento dei dei listini del +20% come annunciato dalle associazioni di categoria, a parità di consumo le famiglie dovrebbero sborsare circa 140 milioni di euro in più per comprare pandori e panettoni.


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Scrive per noi

Sabrina Bergamini
Sabrina Bergamini
Giornalista professionista. Direttrice di Help Consumatori. Romana. Sono arrivata a Help Consumatori nel 2006 e da allora mi occupo soprattutto di consumi e consumatori, società e ambiente, bambini e infanzia, salute e privacy. Mi appassionano soprattutto i diritti, il sociale e tutti quei temi che spesso finiscono a fondo pagina. Alla ricerca di una strada personale nel magico mondo del giornalismo ho collaborato come freelance con Reset DOC, La Nuova Ecologia, Il Riformista, IMGPress. Sono laureata con lode in Scienze della Comunicazione alla Sapienza con una tesi sul confronto di quattro quotidiani italiani durante la guerra del Kosovo e ho proseguito gli studi con un master su Immigrati e Rifugiati. Le cause perse sono il mio forte. Hobby: narrativa contemporanea, cinema, passeggiate al mare.

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