
G7 dei Garanti privacy: migliorare la protezione per una libera circolazione dei dati (Foto di Tumisu da Pixabay)
G7 dei Garanti privacy: migliorare la protezione per una libera circolazione dei dati
Al termine del G7, i Garanti hanno approvato un piano d’azione basato su: libera circolazione dei dati basata sulla fiducia, tecnologie emergenti e cooperazione internazionale
Libera circolazione dei dati basata sulla fiducia, tecnologie emergenti e cooperazione internazionale nell’applicazione del quadro normativo: queste le tre aree prioritarie individuate dal G7 delle Autorità di protezione dati, che si è concluso oggi a Tokyo.
Al termine del G7, i Garanti hanno approvato un piano d’azione basato su questi tre focus.
Protezione dati per una libera e responsabile circolazione
In merito alla prima area, riguardante la libera e responsabile circolazione dati, è stata richiamata l’attenzione sulle nuove sfide per la tutela della privacy nate dall’incremento dei trasferimenti transfrontalieri dei dati, ma anche sulle opportunità offerte dal digitale.
“Una circolazione dei dati libera, responsabile e basata sulla fiducia è dunque un obiettivo comune a tutti quei Paesi che condividono valori come libertà, democrazia, diritti umani e stato di diritto – si legge nella nota del Garante Privacy italiano. – Ed un elevato standard di protezione dati non può che essere un prerequisito per il libero flusso dei dati”.
Tecnologie emergenti, un focus sull’intelligenza artificiale
Sul fronte tecnologie emergenti, sono stati riconosciuti i benefici derivanti dall’affermazione dell’intelligenza artificiale, dei servizi in cloud o dell’Internet delle cose, ma allo stesso tempo il G7 dei Garanti ha evidenziato “come queste tecnologie, se non controllate, possano causare danni e ledere i diritti e gli interessi degli individui”.
In particolare, preoccupazioni sono state espresse a proposito del riconoscimento facciale e dell’intelligenza artificiale generativa. A quest’ultima, è stata dedicata una dichiarazione specifica, nella quale sono state ricordate le iniziative in corso da parte delle Autorità di protezione dati e sottolineata l’attività svolta dal Garante italiano nei confronti di ChatGPT.
Il documento “invita le aziende sviluppatrici a porre attenzione ai requisiti legali e agli orientamenti delle Autorità di protezione dei dati sull’intelligenza artificiale, a garanzia della privacy e della tutela degli altri diritti umani fondamentali. I principi della protezione dati, a partire dalla “privacy by design” e dalla valutazione d’impatto, dovrebbero infatti essere integrati nella progettazione e nel funzionamento delle tecnologie di AI generativa”.
Protezione dati, l’importanza della cooperazione
Infine, le Autorità del G7 hanno riaffermato “la necessità della cooperazione internazionale e l’impegno a migliorarla per proteggere in maniera sempre più efficace i diritti e le libertà delle persone e offrire un quadro coerente alle imprese”.
“Siamo fortemente impegnati a rafforzare la nostra cooperazione, affrontare le sfide identificate nelle tre aree prioritarie, adempiere alle nostre responsabilità e delineare il percorso verso un elevato livello di protezione dei dati e privacy”, ha commentato la Vice Presidente Ginevra Cerrina Feroni, dando appuntamento al G7 Privacy del 2024 che sarà organizzato dal Garante italiano.

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