Contro la rinuncia alle cure e la povertà sanitaria parte a Roma il progetto sperimentale “Farmacie di strada”. “Abbiamo cura di loro” è lo slogan che battezza l’iniziativa, che prevede l’apertura di due farmacie per la distribuzione di farmaci donati da privati e da aziende. Un presidio sarà a Tor Bella Monaca, il secondo in piazza San Pietro. L’iniziativa è proposta dall’Istituto di Medicina Solidale Onlus (IMES) e sostenuta da Assogenerici in partnership Fondazione Banco Farmaceutico (FBF), l’associazione Banco Farmaceutico Research (BFR) e la Federazione nazionale degli Ordini dei farmacisti (FOFI).

Nei due ambulatori di medicina solidale di Tor Bella Monaca e del colonnato del Bernini sarà sperimentato per 12 mesi un modello pilota di “Farmacie di strada”. Le farmacie funzioneranno indipendentemente ma in stretta connessione con gli ambulatori di strada: saranno rifornite da Banco Farmaceutico con i medicinali donati da aziende e privati, il flusso dei farmaci in entrata e in uscita sarà registrato e monitorato con sistemi informatizzati e i prodotti saranno dispensati da farmacisti volontari, secondo le prescrizioni mediche rilasciate dagli ambulatori solidali.

Un’iniziativa che abbraccia la solidarietà e vuole allargare la platea di chi ha accesso alle cure, recuperando chi rischia di rimanere ai margini del diritto alla salute sancito dalla Costituzione: così Assogenerici, che sostiene il progetto e l’ha lanciato nei giorni scorsi durante la sua assemblea pubblica. “Sono troppi i cittadini, italiani e stranieri, che rinunciano alle cure o alle prestazioni mediche per problemi di reddito – ha detto Enrique Häusermann, presidente Assogenerici – Con le nostre aziende siamo stati paladini della sostenibilità, consentendo al SSN di curare più persone a parità di risorse. Oggi è tempo di fare un gradino in più, aggiungendo alla sostenibilità la solidarietà. È per questo che nell’Assemblea pubblica di quest’anno abbiamo scelto di mettere assieme il tema della sostenibilità – declinato attraverso le nostre proposte sulla Governance farmaceutica – con il tema della solidarietà, espresso concretamente nel progetto delle “farmacie di strada”, che presentiamo in partnership con altri attori del sistema Salute”.

“Il progresso vero – dice Hausermann – non lascia indietro nessuno”. Non lascia indietro dunque chi è ai margini del sistema sociale tanto da non essere incluso nei radar del Servizio sanitario pubblico. E’ su questi presupposti che dunque per un anno sarà sperimentata a Roma la “farmacia di strada”, per la distribuzione di farmaci donati da privati e aziende a chi ne ha bisogno e vive in situazioni di marginalità e povertà.


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