Federcarrozzieri presenterà dossier a Mr Prezzi il 14 febbraio (Foto Pixabay)

I listini dei prezzi di ricambio sono aumentati del 48% dal 2021 a oggi e del 13% l’ultimo anno. E non c’è legame fra i recenti aumenti dell’rc auto e i costi degli interventi fatti dalle autocarrozzerie. Così Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane, annuncia un dossier in vista della riunione di mercoledì prossimo della Commissione di allerta rapida sui prezzi, convocata sui rincari delle tariffe rc auto.

Carrozzerie, dossier in arrivo

Mercoledì 14 febbraio Federcarrozzieri presenterà dunque i suoi dati a Mimit e Mister Prezzi.

Sui rincari rc auto, afferma, “non vi è alcun nesso tra gli aumenti registrati nell’ultimo anno in Italia e i costi praticati dalle autocarrozzerie per gli interventi sulle vetture danneggiate a seguito di sinistro stradale”.

Federcarrozzieri fa chiarezza, attraverso una sua indagine, sui costi delle riparazioni, evidenziando che il 22% del totale è rappresentato dalla manodopera, il 64% dal costo dei ricambi, il 12% da quello dei materiali di consumo. Stando ai dati, è dunque possibile verificare come che il costo dell’attività del riparatore incida in misura estremamente limitata sul costo del sinistro.

Ciò che realmente pesa sui costi delle riparazioni, e di conseguenza sull’andamento delle tariffe Rc auto, sono le compagnie di assicurazioni che controllano il mercato della riparazione mediante politiche che appaiono in violazione dell’art. 33 n. 2 lettera t) del Codice del consumo, non consentendo al consumatore di contrarre liberamente con il proprio carrozziere di fiducia l’accordo di riparazione. Altro dato interessante è da imputare agli incrementi dei listini prezzi, aumentati del +48% dal 2021 e, nell’ultimo anno, del +13%. E’ evidente quindi come l’incremento del prezzo dei ricambi sia il principale responsabile dell’aumento del costo dei sinistri.

“L’aumento dei costi delle riparazioni è dovuto anche alle forme di brokeraggio delle riparazioni – denuncia il presidente di Federcarrozzieri, Davide Galli – La scelta delle imprese assicuratrici di utilizzare società broker delle riparazioni, cioè strutture che a titolo oneroso fanno da intermediari tra la compagnia che paga il danno e il riparatore che effettua la riparazione, fa lievitare il costo dei sinistri, allungando la filiera delle riparazioni, con effetti negativi sulle tariffe Rc auto pagare dagli assicurati”.

«Il confronto che arriva a seguito della nostra richiesta di incontro come associazione dei consumatori, sarà l’occasione per approfondire e valutare i rincari astronomici delle polizze RC auto, che riteniamo ingiustificati”. Così la presidente di Adoc nazionale, Anna Rea, aveva accolto l’annuncio della riunione per analizzare l’andamento dei prezzi nel comparto assicurativo. Secondo l’Ivass, Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, nel mese di novembre 2023 il prezzo medio dell’rc auto è stato di 391 euro, in aumento del 7,1% su base annua in termini reali.

 

di Aurora Cusumano


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)