Desertificazione bancaria, 3300 comuni rimasti senza filiale (Foto Pixabay)

Oltre quattro comuni su dieci sono rimasti senza sportelli bancari. La desertificazione bancaria avanza e coinvolge circa 3300 comuni che non hanno più una filiale. In Italia quasi 4 milioni e 400 mila persone risiedono in comuni dove non c’è alcuna banca, con un aumento di 362 mila persone rispetto a un anno fa. 6 milione di persone vivono in comuni dove è rimasto un solo sportello bancario. Sono gli ultimi dati dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria diffusi da First Cisl, che elabora i dati resi disponibili al 31 dicembre 2023 da Bankitalia e Istat.

La desertificazione bancaria avanza

La desertificazione bancaria continua ad avanzare e la filiale è un miraggio. Nel 2023 in Italia hanno chiuso 826 sportelli, a fine 2022 erano stati 677 (- 3,9%). In Italia c’è un’area vasta quanto i territori di Lombardia, Veneto e Piemonte messi assieme totalmente sprovvista di sportelli bancari – un quarto del territorio nazionale. Aumenta anche il numero di persone che non hanno accesso ad una filiale nel comune di residenza: sono 362mila in più rispetto ad un anno fa. Sono oltre 6 milioni, invece, gli italiani residenti in comuni nei quali è rimasto un solo sportello e che rischiano di trovarsi a breve tagliati fuori dai servizi bancari.

Banche in fuga dai comuni

Il 41,5% dei comuni italiani, circa 3.300, non ha più sportelli bancari sul suo territorio. Nel corso del 2023 sono stati 134 i comuni “desertificati”.

La desertificazione è avanzata negli ultimi anni con sempre maggiore rapidità: tra il 2015 e il 2023 il 13% dei comuni italiani ha visto chiudere l’ultima filiale. Una percentuale che potrebbe salire ulteriormente, se si considera che il 24% dei comuni, un quarto, sono rimasti con un solo sportello bancario.

A rendere più acuto il malessere sociale, rileva l’Osservatorio, è “la modesta diffusione dell’internet banking: in Italia lo utilizza solo il 51,5% degli utenti contro una media Ue del 63,9%”.

Aumenta inoltre anche il numero delle imprese che hanno sede in comuni privi di sportello bancario: sono 255mila, 22mila in più rispetto ad un anno fa.

 

Fonte: Osservatorio desertificazione bancaria First Cisl

 

 

Corsa a chiudere gli sportelli

«La corsa alla chiusura degli sportelli non si è fermata nemmeno nel 2023, anzi promette di registrare nel 2024 un’ulteriore accelerazione in base all’attuazione dei piani d’impresa delle banche – afferma il segretario generale First Cisl Riccardo Colombani – L’aumento del numero dei comuni desertificati ha raggiunto ormai dimensioni da allarme sociale. Nonostante tutti i proclami sulla sostenibilità sociale, le banche italiane stanno privando dell’accesso ad un servizio essenziale milioni di persone. A pagare il prezzo più pesante – prosegue Colombani – sono i fragili, anziani in primo luogo, così come le persone con un basso livello di istruzione, che hanno scarse competenze digitali. Il basso livello di utilizzo dell’internet banking rispetto alla media Ue ci dice una cosa semplice: le chiusure dipendono dalla volontà di tagliare i costi, non dalla diffusione del digitale».

In un contesto di desertificazione bancaria, Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Casse Raiffeisen nei territori e nelle comunità italiane rivendicano la loro presenza. Le BCC italiane, informa una nota, hanno chiuso il 2023 mantenendo salda la propria presenza sui territori a fronte di una generale tendenza anche europea alla riduzione delle filiali bancarie. Il numero complessivo degli sportelli delle banche mutualistiche (4.087) è rimasto praticamente inalterato, così come i Comuni italiani nei quali esse sono presenti (2.521). Le BCC rappresentano l’unica presenza bancaria in 747 comuni (l’anno precedente erano 710), il 35% dei Comuni “mono-bancati” (cioè con un solo sportello).


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