Osservatorio: Visa Europe, la carta di credito è un’arma anti-evasione
La carta di credito è uno strumento che consente risparmio di tempo, aumenta la sicurezza delle persone, velocizza i processi ed è anche un’arma per combattere l’evasione fiscale. I numerosi vantaggi garantiti da queste forme di pagamento hanno lentamente incrinato lo scetticismo verso questi strumenti e internet ha dato ulteriore slancio al settore, fornendo portali attraverso cui confrontare le carte di credito più competitive del settore per valutare le più adatte al proprio tipo di consumo.
Nonostante la nostra storica diffidenza – sempre più smentita dalle indagini di settore – nei confronti della moneta elettronica, “il mercato italiano all’interno dei risultati ottenuti da Visa Europe ha mostrato dei risultati positivi”. È con queste parole che ha esordito Davide Steffanini, General Manager Visa Europe illustrando i traguardi raggiunti dal colosso delle carte di pagamento anche nella lotta all’evasione fiscale, vera piaga del Sistema-Paese Italia.
Secondo il manager di Visa Europe, il bilancio del 2012 è positivo: “I dati del 2012 relativi al numero delle carte, 28 milioni, e quelli relativi alla spesa complessiva effettuata a mezzo carte, 46 miliardi di euro, sono sostanzialmente identici a quelli registrati nel corso dell’anno precedente”, il che è un bene considerando che da tempo i consumi registrano un trend negativo.
Il manager si è poi soffermato sulle abitudini degli italiani in materia di pagamenti elettronici. Contrariamente a quanto si possa pensare, “anche in Italia il fenomeno dei pagamenti digitali cresce del +14,5%”, un dato in linea con il resto d’Europa.
Secondo Steffanini, la lenta adozione delle “plastiche” dipende da una “tendenza culturale che ha visto i consumatori italiani sempre poco predisposti all’uso delle carte” e dall’attitudine delle banche ad imporre elevate commissioni sull’utilizzo di questi strumenti di pagamento.
Per favorire una maggiore penetrazione della moneta elettronica, è, inoltre, indispensabile che tutti gli esercenti siano muniti di appositi POS per la lettura delle carte. “Per questo 2013 da poco iniziato intendiamo mettere in atto una forte campagna di sviluppo dei terminali per i pagamenti contactless” – ha, infine, concluso Steffanini, ricordando che le carte elettroniche possono essere un’importante arma nella lotta all’evasione e agli sprechi della macchina pubblica.
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Vedo ripertersi con insistenza il costante, diuturno, ininterrotto “osanna” alle carte di credito da parte dei manager delle società distributrici dei rettangolini di plastica.
Si glorificano i risultati ottenuti negli ultimi anni; per seguire con enfaciti “pianti greci” nei confronti delle resistenze del popolo italiano all’uso della moneta elettronica; si accenna ad una forte campagna di sviluppo dei POS, Si fa notare l’utilità del sistema contro l’ìevasione fiscale.
Si trascura nel contempo di raccontare l’entità del denaro disponibile sulla carta dovuto ad accrediti di stipendio e l’entità dei debiti contratti attraverso l ‘uso della stessa, magari illustrato dal disegno di un ICEBERG dove la parte immersa è il debito.Il che consentirebbe di distinguere la “moneta elettronica”, dal “debito elettronico”.
Per quanto riguarda gli evasori fiscali una distinzione va fatta. Visto che l’imposizione fiscale in Norvegia (con i suoi eccellenti servizi ai cittadini)arriva al 37 per cento. La domanda da porsi è questa: ” Nella cartella inviata ai contribuenti dei vari paesi europei in quale punto percentuale finisce la “tassa” ed ha inizio il “furto”?”
Edgard