Tabaccherie, torna l’obbligo di accettare pagamenti elettronici (Fonte foto Pixabay)

L’obbligo di accettare i pagamenti elettronici varrà anche per i tabaccai. Da oggi i tabaccai hanno l’obbligo di accettare pagamenti elettronici anche per tutti i prodotti finora esclusi, come sigarette, francobolli e marche da bollo. L’attuale direttore dell’Agenzia delle Dogane Roberto Alesse ha infatti revocato l’esenzione dall’obbligo di accettare i pagamenti con pos per i tabaccai nel caso di transazioni su prodotti di monopolio, che era stata garantita lo scorso anno del precedente direttore Marcello Minenna.

L’Agenzia delle Dogane torna insomma sui suoi passi e ripristina l’obbligo di accettare pagamenti con moneta elettronica, quindi bancomat, carte di credito e altre forme di pagamento digitale, per l’acquisto di sigarettemarche da bollo e francobolli.

La determinazione, con data di pubblicazione di ieri, riconosce “il crescente effettivo impiego e l’evoluzione dell’offerta degli strumenti di pagamento elettronico”; tiene conto del fatto che “occorre rivalutare la questione in relazione alle condizioni ad oggi offerte dagli intermediari bancari e finanziari per l’erogazione del servizio”.

Considera inoltre che “risultano sul mercato variegate offerte del servizio POS, tra le quali tariffe flat, indipendenti dal numero di transazioni effettuate, e tariffe che prevedono il rimborso delle commissioni per i micro-pagamenti inferiori a 10 Euro”.

Da qui la “rivalutazione complessiva” e il provvedimento per cui “la Determinazione direttoriale prot. n. 487172/RU del 25 ottobre 2022 è revocata a decorrere dalla data di pubblicazione del presente provvedimento”.

Tabaccai, in arrivo esenzione dall’obbligo del Pos su tabacchi e valori bollati (foto pixabay)

 

UNC: su Pos tolto privilegio tabaccai

Per l’Unione Nazionale Consumatori si tratta di “una vittoria per i consumatori”.

«L’Agenzia delle Dogane ha revocato la determina, a firma di Marcello Minenna, che il 25 ottobre 2002 concedeva ai tabaccai l’assurdo e anacronistico privilegio di poter rifiutare i pagamenti elettronici per la vendita dei generi di monopolio, come le sigarette, i valori postali e valori bollati – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’associazione – Un regalo privo di logica e di fondamento giuridico, considerato che non si capiva come una semplice determinazione dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli potesse derogare a una legge chiara e cristallina che riguarda tutti quelli che effettuano un’attività di vendita di prodotti e di prestazioni di servizi, persino professionali, e che, dunque, include anche i tabaccai».


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