Fino al 18 giugno l'iniziativa "Settimana Veg" (Fonte immagine Essere Animali)

Fino al 18 giugno è la “Settimana Veg”, l’iniziativa lanciata da Essere Animali per scoprire la cucina vegana, “una cucina amica degli animali, sana e sostenibile” come si legge sul sito.

La proposta può essere interessante per un ampio ventaglio di persone: per chi voglia passare a un’alimentazione vegetale, per chi segua già un’alimentazione vegetariana e voglia ridurre o togliere i cibi di origine animale, per chi voglia ridurre in generale i consumi di prodotti animali o scoprire nuove ricette. Così la presentano i promotori della Settimana Veg. Iscrivendosi dal sito di Essere Animali si riceverà direttamente sulla propria casella email una guida all’alimentazione vegetale con un menu completo per 7 giorni.

Dieta veg e ambiente

“Scegliere di non consumare carne e derivati è ormai sempre più diffuso, non solo per risparmiare sofferenze agli animali, ma anche per i benefici che ne possiamo trarre a livello di salute e ambientale”, dicono i promotori.

La produzione di carne, latte e uova “è considerata la principale fonte di C02 del pianeta. L’allevamento bovino è correlato all’80% della deforestazione in Amazzonia (Yale School of Forestry & Environmental Studies). Se pensiamo invece allo spreco di risorse idriche la carne ha un prezzo spaventoso: 2.350 litri di acqua per produrne un solo hamburger. (Ecological Indicators)”. L’alimentazione vegetale ha un impatto minore sull’ambiente rispetto a quella che include prodotti animali.

Che dieta seguono gli italiani?

Ma cosa mangiano gli italiani e che tipo di dieta seguono? Un focus viene dal Rapporto Italia 2023 di Eurispes: in Italia in tutto vegani e vegetariani sono il 6,6% della popolazione. Nel dettaglio, secondo i risultati dell’indagine dell’Eurispes, nel 2023 ha intrapreso la scelta vegetariana il 4,2% del campione mentre è vegano il 2,4% (in totale 6,6%). Il 93,4% afferma di non essere vegetariano, ma tra di essi il 7% dichiara di esserlo stato in precedenza.

Rispetto alle novità alimentari, sulle quali non mancano dibattiti e schieramenti politici già a partire dalla denominazione (carne sintetica vs carne coltivata) dall’analisi Eurispes emerge che un italiano su quattro sarebbe disposto a mangiare carne sintetica o coltivata, “sebbene prevalga la maggioranza di chi non sarebbe propenso a cambiare la propria alimentazione (73,6%)”.

Sono diffusi i consumi di alimenti senza, o free from, anche quando non si hanno problemi specifici. “In molti acquistano alimenti senza lattosio (30%; 26% nel 2019), alcuni anche senza avere un’intolleranza (18,3%); cresce anche il consumo di alimenti senza glutine (21,1%; nel 2019 erano il 19,3%) e per molti non si tratta di un’intolleranza (12,1%). Una situazione simile si rileva per gli alimenti senza lievito, che vengono comprati in quasi un quinto dei casi (18,8%), sebbene nel 12,5% non vi sia una necessità medica. Si comprano in misura minore alimenti senza uova (13,3%) e di essi solo il 3,5% per intolleranza. Più elevata la percentuale di chi compra prodotti senza zucchero (23,3%), di cui il 19,8% senza che ci sia una reale intolleranza”. Quasi sette intervistati su dieci (il 68,5%) consuma integratori alimentari e vitamine.


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