Estate 2024: i consigli di Altroconsumo per non cadere nelle trappole delle prenotazioni
Per tutelarsi nel caso di prenotazioni e case vacanze, da Altroconsumo arrivano una serie di consigli utili per evitare spiacevoli sorprese
Per tutelarsi in caso di vacanza rovinata, ecco una serie di consigli utili di Altroconsumo per evitare spiacevoli sorprese. All’arrivo in hotel, può capitare di scoprire che la stanza non corrisponda alla descrizione del catalogo o del sito web, che la pulizia lasci a desiderare, o che i servizi non siano realmente “all inclusive”. Per evitare questi inconvenienti, è consigliabile prendere alcune precauzioni fin dal momento della prenotazione: confrontare più siti web in momenti diversi per monitorare le variazioni di prezzo, contattare direttamente gli alberghi per verificare le caratteristiche e le condizioni dell’offerta, e consultare le recensioni dei viaggiatori precedenti.
È importante evitare siti sconosciuti, specialmente se non forniscono recapiti in Italia o garanzie sui pagamenti. Una volta effettuata la prenotazione, è utile portare con sé una conferma dettagliata e, in caso di problemi, documentare tutto con foto e video per eventuali reclami.
Per quanto riguarda le case vacanza, il rischio di incappare in truffe è reale, soprattutto se l’annuncio presenta prezzi troppo bassi, foto perfette o richieste di caparra tramite metodi di pagamento poco sicuri, come carte prepagate o agenzie di money transfer. Per evitare queste truffe, è sempre consigliabile rimanere all’interno delle piattaforme di prenotazione, leggere le recensioni degli altri ospiti, e richiedere un contratto di locazione firmato con tutti i dettagli necessari. È fondamentale non cancellare e-mail o SMS e non pagare mai l’intero importo in anticipo, limitandosi a una caparra non superiore al 25-30% del totale.
Se, una volta arrivati, la casa presenta problemi, è importante comunicarli subito al proprietario o all’agenzia e documentare tutto con foto e video. In questi casi, si può chiedere anche una riduzione del canone d’affitto, la risoluzione del contratto e, in alcuni casi, il risarcimento dei danni subiti, che possono includere non solo le spese sostenute e i giorni di vacanza persi, ma anche il disagio psicofisico causato dalla vacanza rovinata.