Prezzi medi dei carburanti, il cartello è utile o no? (Foto Pixabay)

“Il cartello è uno strumento giusto e corretto, che si è rivelato utile”. Così Confconsumatori ha commentato la decisione del Tar del Lazio, che ha bocciato il decreto del ministro Urso sull’esposizione fra i benzinai del cartello con i prezzi medi dei carburanti. L’associazione invita i gestori ad esporre ugualmente il cartello.

Prezzo medio dei carburanti, stop al cartello

Il Tar del Lazio ha infatti annullato il decreto con il quale il Ministero delle Imprese e del Made in Italy il 31 marzo scorso ha stabilito le modalità dell’obbligo di comunicazione da parte degli esercenti dei prezzi dei carburanti. L’obbligo prevedeva per i distributori l’esposizione del prezzo medio dei carburanti accanto a quello messo in pratica. Ed era scattato lo scorso 1 agosto, non senza polemiche e dubbi da parte dei gestori e delle associazioni dei consumatori.

Le reazioni sono state diverse. Soddisfatte Fegica e Figisc, che in una nota congiunta hanno commentato: “Si tratta di una vittoria dei “benzinai” di tutta Italia, a lungo e a più riprese calunniati e presentati alla pubblica opinione come responsabili di speculazioni e “furbizie” sui prezzi dei carburanti del tutto infondate”. Per l’Unione Nazionale Consumatori, l’introduzione del prezzo medio non aveva contribuito affatto a ridurre i prezzi.

Confconsumatori: cartello strumento giusto e utile

Confconsumatori ha invitato invece i benzinai a continuare a esporre l’indicazione sui prezzi medi dei carburanti.

Nonostante la decisione del Tar del Lazio, ha detto il presidente nazionale di Confconsumatori Marco Festelli «il cartello è uno strumento giusto e corretto, e si è rivelato utile. Anche i dubbi su un possibile appiattimento sui prezzi medi sono stati fugati dall’utilizzo dello strumento».

Confconsumatori ha dunque invitato il ministro Urso «ad andare avanti valutando ogni eventuale correttivo normativo e l’introduzione dell’app con la rilevazione dei prezzi applicati da ogni singolo impianto, così da consentire al cittadino di scegliere il prezzo più basso». Infine l’associazione ha fatto appello ai distributori indipendenti dalle società petrolifere, invitandoli ad esporre ugualmente il cartello con il prezzo medio giornaliero, ricordando come «l’avversità allo strumento è guidata dai colossi petroliferi che, ovviamente, amano i “cartelli” sui prezzi ma non la concorrenza».

Benzinai Figisc: cartello inutile

E sempre in tema di cartello prezzi, una nota dei gestori impianti carburanti della Figisc parte dalla considerazione che “dando per scontata la soddisfazione dei gestori, i consumatori esprimono opinioni divergenti tra chi invoca forti controlli contro la “speculazione” che ora si scatenerà e chi sostiene che l’effetto della scomparsa del non rimpianto cartello sarà del tutto nullo. Il MIMIT, e anche questo è scontato, sostiene che il cartello ha funzionato perché i prezzi sono scesi di 10 centesimi in un mese”.

Figisc propone un’analisi dei prezzi nella media di quattro mesi (luglio ante cartello, agosto, settembre, ottobre) e dei primi nove giorni di novembre e conclude che il cartello sui prezzi medi è “inutile”.

Secondo le parole dei gestori, nel contesto dell’andamento dei prezzi su benzina e gasolio self “quando i prezzi aumentavano ad agosto e settembre per effetto delle dinamiche Platt’s, il cartello non ne ha evitato l’aumento, perché nulla può il cartello sul mercato internazionale dei raffinati, né, peraltro, il cartello ha compresso il margine industriale, che è rimasto in quei mesi poco mosso. Quando ad ottobre e nella prima fase di novembre i prezzi diminuivano, la ragione non è il cartello, ma le dinamiche Platt’s che hanno marcato un ritracciamento che non è un magico incantesimo del cartello, ma come già detto l’andazzo del mercato internazionale, ma, invece, il cartello non ha impedito una sostenuta crescita del margine industriale ad ottobre (poi ridisceso per la benzina nei primi nove giorni di novembre)”.

Conclusione? “Il cartello è stato, per ora, in funzione poco più di tre mesi e questi sono i suoi effetti reali: non incide sulle dinamiche dei prodotti raffinati e non incide sulla marginalità del sistema distributivo (né, va detto, lo potrebbe in nessuno dei due casi), e non “impone” alcun prezzo”.


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1 thought on “Prezzi medi dei carburanti, il cartello è utile o no?

  1. Provvedimento più che utile direi dannoso; è servito a far livellare i prezzi in alto eliminando quel poco di concorrenza che c’era.

Parliamone ;-)

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