Viaggi, Codacons: la pandemia azzera il turismo di Pasqua
La pandemia azzera il turismo di Pasqua. Quest’anno andranno persi oltre 8 miliardi di euro di viaggi nel periodo che va dalle feste pasquali al 1° maggio
La pandemia azzera il turismo di Pasqua. E pure quello seguente. Con l’emergenza Covid salteranno le partenze degli italiani per Pasqua e Pasquetta, le tradizionali gite fuori porta, forse anche le feste immediatamente seguenti. Secondo il Codacons quest’anno andranno persi oltre 8 miliardi di euro solo per i viaggi nel periodo pasquale, per il 25 aprile e il 1° maggio.
2021, turismo di Pasqua azzerato
«L’emergenza Covid azzererà 21 milioni di partenze e spostamenti tra Pasqua e ponti del 25 aprile e 1 maggio, con un danno per l’intero comparto stimato in complessivi 8,2 miliardi di euro».
Questi i dati del Codacons che ha stimato le ripercussioni dell’emergenza sanitaria sul turismo di Pasqua, sui viaggi e sulle vacanze che tradizionalmente “aprono” la primavera. Il colpo d’occhio viene dal confronto col 2019. Mentre già nello scorso anno si era fermato tutto.
«Nel 2019, prima dell’avvento della pandemia, 14 milioni di italiani si sono spostati nei giorni di Pasqua per trascorrere qualche giorno fuori casa, dando vita ad un giro d’affari di 3,5 miliardi di euro – dice il Codacons – Se si considerano inoltre partenze e spostamenti avvenuti per i ponti del 25 aprile e 1 maggio, il numero totale di cittadini in viaggio sale a 21 milioni, per una spesa complessiva pari a 8,2 miliardi di euro tra pernottamenti, trasporti, pasti, escursioni, ecc. registrati tra Pasqua e maggio».
È una spesa stimata in circa 390 euro a persona.
Quest’anno le limitazioni agli spostamenti e l’emergenza sanitaria, che si rinnova dopo il 2020, con la zona rossa già decisa nei tre giorni del weekend pasquale, cancella di netto il turismo di Pasqua. Forse anche quello di primavera, se i limiti agli spostamenti – ma soprattutto l’emergenza sanitaria e le vaccinazioni non al passo con la pandemia – continueranno anche ad aprile e maggio.
Il turismo e il certificato verde digitale
Qualcuno vede uno spiraglio nel certificato verde digitale presentato oggi dalla Commissione europea, che dovrebbe garantire maggiore libertà di movimento in Europa dalla prossima estate. Secondo Coldiretti, ad esempio, è una misura che può salvare il turismo in Italia dal crollo.
«Il digital green pass vaccinale pei i cittadini europei salva il turismo straniero in Italia che ha già subito un buco di circa 27 miliardi nelle spese dei viaggiatori dall’estero che sono crollate del 61% nel 2020 rispetto all’anno precedente toccando il minimo da almeno venti anni».
Questa l’analisi di Coldiretti sulla base dei dati di Bankitalia, divulgata in occasione della presentazione da parte della Commissione Ue del pass Covid.
«Una svolta – dice Coldiretti – per salvare il turismo estivo dopo che sei viaggiatori stranieri su dieci (59%) hanno dovuto rinunciare a venire in Italia nel 2020 per un totale di 57 milioni di turisti bloccati alle frontiere dall’emergenza Covid, sulla base dei dati Bankitalia».
Il lockdown di Pasqua ha azzerato, prosegue l’associazione, anche il turismo di Pasqua in Italia. Un italiano su tre ha dovuto cambiare i programmi di viaggio o gite fuori porta. Tutti gli altri probabilmente avevano già messo in conto di trascorrere le feste dentro casa.