Diritto alla riparazione, la prossima settimana il voto al Parlamento europeo (Foto Pixabay)

Rafforzare il diritto dei consumatori alla riparazione. È un obiettivo che l’Europa si è data da tempo ed è atteso in dirittura d’arrivo durante la prossima Plenaria del Parlamento europeo, che martedì dovrebbe approvare le nuove norme che promuovono la riparazione dei beni (la direttiva Right to Repair), per incentivare il consumo sostenibile e ridurre i costi che vengono dai nuovi acquisti. Spesso infatti, quando un elettrodomestico (l’aspirapolvere, la lavastoviglie, la macchina per il caffè) si rompe o è difettoso, per i consumatori risulta più facile smaltirlo e comprarne uno nuovo piuttosto che farlo riparare, soprattutto se la garanzia legale è scaduta.

La direttiva sul diritto alla riparazione “crea incentivi per i consumatori a prolungare la vita del prodotto facendolo riparare, il che a sua volta stimolerà il settore delle riparazioni, ridurrà gli sprechi e promuoverà modelli di business più sostenibili”, ha spiegato lo scorso febbraio il Consiglio, illustrando l’accordo provvisorio raggiunto con il Parlamento.

 

Diritto alla riparazione, c’è l’accordo in Europa sulla nuova direttiva (Foto Pixabay)

 

Diritto alla riparazione al traguardo

La prossima settimana si attende dunque il voto definitivo dei deputati  sull’accordo provvisorio raggiunto con gli Stati membri sul “diritto alla riparazione” per i consumatori, che mira a promuovere la riparazione delle merci entro e oltre il periodo di garanzia legale.

Oltre alla garanzia legale esistente, spiega il Parlamento, i consumatori avranno un nuovo diritto a chiedere la riparazione di prodotti tecnicamente riparabili ai sensi del diritto dell’UE, come lavatrici, aspirapolvere e smartphone. Per incoraggiare la riparazione e rivitalizzare il mercato europeo delle riparazioni, le norme istituiscono una piattaforma online europea per trovare negozi di riparazione locali o venditori di beni ristrutturati. Consentiranno inoltre l’accesso a parti di ricambio, strumenti e informazioni di manutenzione e vietano l’uso di pratiche hardware e software che ostacolano le riparazioni.

La legislazione renderà più semplice per i consumatori chiedere la riparazione dei prodotti rendendo l’accesso ai servizi di riparazione più semplice, più rapido, trasparente e più attrattivo. I consumatori avranno dunque nuovi diritti che renderanno le riparazioni più semplici dopo la scadenza della garanzia legale.

Le misure dell’accordo provvisorio approvato a febbraio comprendono l’obbligo per il produttore di riparare i comuni prodotti domestici come lavatrici, aspirapolvere e persino smartphone, con la possibilità di aggiungere nel tempo altri prodotti all’elenco; l’obbligo per i consumatori di essere informati sull’obbligo di riparazione del produttore; la possibilità per i consumatori di prendere in prestito un dispositivo mentre il proprio è in riparazione o di optare, in alternativa, per un’unità rinnovata; una ulteriore estensione di un anno della garanzia legale per il bene riparato.


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