Fiducia dei consumatori, calo a luglio. Associazioni: effetto caro vacanze (Foto Pixabay)

A luglio diminuisce la fiducia dei consumatori. Secondo l’Istat, a luglio 2023 si stime una diminuzione dell’indice del clima di fiducia dei consumatori che passa a 108,6 a 106,7. L’indice composito del clima di fiducia delle imprese registra invece un aumento passando da 108,2 a 109,1.

Si deteriorano tutte le serie che compongono l’indice di fiducia dei consumatori, a eccezione dei giudizi sull’opportunità di risparmiare nella fase attuale. Il clima economico e il clima futuro calano, rispettivamente, da 127,6 a 123,4 e da 118,4 a 115,0; il clima personale e quello corrente diminuiscono in modo più contenuto (nell’ordine, da 102,2 a 101,1 e da 102,0, a 101,0).

“L’indice di fiducia dei consumatori si riduce  pur mantenendosi sopra il livello medio del periodo gennaio-giugno 2023 – commenta l’Istat – Si segnala un deciso peggioramento delle opinioni sulla situazione economica generale (ivi comprese le attese sulla disoccupazione) e delle attese sulla situazione economica personale”.

Consumatori: effetto dei rincari estivi

Per le associazioni dei consumatori, sul clima di fiducia si ripercuotono i rincari estivi. È insomma l’effetto del caro vacanze che fa diminuire la fiducia dei consumatori a luglio, dopo la ripresa del mese scorso.

Dice il presidente del Codacons Carlo Rienzi: «Sull’umore dei consumatori pesano soprattutto i rincari estivi, ossia la raffica di aumenti di prezzi e tariffe che sta interessando nelle ultime settimane non solo beni primari come alimentari e carrello della spesa, ma anche voci legate al turismo e alle vacanze come biglietti aerei, hotel, pacchetti vacanza, traghetti, ecc. È importante ricordare – conclude – che ad una minore fiducia dei consumatori corrisponde una più bassa propensione alla spesa da parte delle famiglie che, in un clima negativo, saranno spinte a rimandare gli acquisti».

«Effetto caro vacanze! – spiega il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimiliano DonaSe a giugno la fiducia era esplosa, grazie all’arrivo dell’estate, l’imminenza delle vacanze e la voglia di andare in ferie, a luglio gli italiani sono già tornati alla dura realtà, costretti a fare i conti con i prezzi diventati astronomici, a cominciare da quelli del trasporto aereo passeggeri decollati in un solo mese del 10,9%, +23,5% rispetto allo scorso anno».

L’associazione ricorda i rincari che pesano sull’estate. In testa alla top ten mensile dei rincari delle vacanze ci sono i voli occupano le prime 3 posizioni (i Voli nazionali in un solo mese decollano del 17,8%, i Voli intercontinentali +11,9%, i Voli europei +7,4%) ma non va molto meglio per il Trasporto marittimo che rincara del 6,7%, per i Villaggi vacanze, campeggi e ostelli che segnano un +5,5% o per Alberghi e motel con un +5,4%.

Sostiene Anna Rea, presidente dell’Adoc nazionale: «Lo chiederemo finché avremo voce: sono necessari provvedimenti immediati per evitare le speculazioni che di certo non mancano. Le famiglie italiane sono allo stremo e dovranno anche rinunciare alle vacanze. L’Istituto di statistica segnala anche un peggioramento delle opinioni dei consumatori sulla situazione economica generale e delle attese sulla situazione economica generale. Ci vuole trasparenza e informazione – continua Rea – non speculazione sui prezzi. Abbiamo apprezzato l’annuncio di ieri relativo al paniere calmierato ma non comprendiamo i tempi. Bisogna intervenire subito proprio perché la fiducia dei consumatori sta scemando».


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