Aumenti tariffe telefoniche, Federconsumatori: l’avallo di Agcom implica gravi rischi per gli utenti
Federconsumatori sottolinea i rischi legati all’introduzione degli aumenti automatici delle tariffe telefoniche nel nuovo quadro regolatorio Agcom
Federconsumatori commenta le misure sugli aumenti automatici delle tariffe telefoniche incluse nel regolamento Agcom che disciplina la materia contrattuale tra operatori che forniscono servizi di comunicazioni elettroniche e utenti finali.
“Ora sono ufficialmente regolamentati essenziali aspetti relativi ai contratti dei servizi telefonici, alla connettività e ai terminali, con una maggiore trasparenza a tutela del consumatore”, afferma l’associazione, che sottolinea, però, alcuni aspetti “spinosi” relativi all’introduzione nel nuovo quadro regolatorio degli aumenti automatici delle tariffe telefoniche in base al tasso di inflazione.
“Come Federconsumatori – afferma l’associazione – abbiamo già espresso mesi fa la nostra ferma contrarietà all’introduzione degli adeguamenti e ora – seppur riscontrando da parte di Agcom lo sforzo di voler normare la materia, con l’accoglimento dei contributi da noi forniti in sede di consultazione – dobbiamo evidenziare come il quadro appena descritto si riveli rischioso per l’utente“.
Aumenti tariffe telefoniche, il parere di Federconsumatori sul Regolamento
Per Federconsumatori “si tratta, di fatto, di una legittimazione della possibilità, per le aziende, di applicare ai costi dei servizi una formula di rincaro basata sull’indice dei prezzi al consumo, in un contesto socioeconomico in cui il potere d’acquisto delle famiglie sta crollando in misura drammatica proprio per effetto dell’inflazione”.
“A ciò – prosegue – si aggiunge il concreto rischio di contenziosi nel caso in cui la delibera, non ancora pubblicata, non contenga disposizioni inibitorie finalizzate ad evitare eventuali violazioni delle nuove regole, che prevedono la possibilità di applicare l’adeguamento solo dopo esplicita accettazione, in forma scritta, da parte dell’utente finale (elemento non richiesto originariamente dagli operatori) nonché, in caso di mancata accettazione, il mantenimento delle condizioni contrattuali già previste”.
Secondo l’associazione, quindi, “per l’ennesima volta le compagnie telefoniche trovano facile risposta ai loro problemi scaricando i costi sui consumatori. È giunto il momento di assumere a livello regolamentare e politico nuove scelte coraggiose, che vedano coinvolti fattivamente tutti i players, siano essi fornitori di reti/infrastrutture o venditori di servizi di telecomunicazione, ad iniziare dagli OTT”.
Federconsumatori è pronta a vigilare, quindi, sulla corretta applicazione della nuova delibera e a contestare ogni forma di abuso, per garantire correttezza e trasparenza degli operatori a favore dei consumatori.